Salute Mentale

Le tre «regole» della stupidità

Chi si sopravvaluta, chi non riesce a controllarsi e chi non è consapevole di ciò che sta facendo e rischia di fare dei pasticci. Sarebbero queste le tre tipologie di stupidità

«Stupido è chi lo stupido fa» diceva Forrest Gump seduto su una panchina, nel celebre film di Robert Zemeckis. Quante volte è capitato anche a noi di chiederci «Ma questo è stupido o cosa?». È importante sapere però che è possibile che qualcuno abbia pensato la stessa cosa anche di noi. Per questo motivo, per evitare brutte figure, è meglio sapere che esistono tre tipologie di stupidità: quella di chi si sopravvaluta, quella relativa alla mancanza di autocontrollo e l’ultima legata alla cosiddetta assenza mentale, cioè alla mancanza di consapevolezza su ciò che si sta facendo. A sostenerlo è una ricerca dell’ungherese Eotvos Lorand University di Budapest e della statunitense Baylor University di Waco, in Texas, che ha indagato se esiste un’opinione comune nel definire “stupido” qualcuno o qualche specifica azione. Ricerca indubbiamente strana, o forse addirittura “stupida” per alcuni, ma è tra le poche che hanno indagato questo aspetto mentre molti più studi hanno indagato l’intelligenza e ciò che definiamo intelligente.

I ricercatori hanno preso in esame 180 storie raccontate da giornali, blog e forum e hanno chiesto a 150 persone di indicare la storia che, secondo loro, denotasse stupidità e in che grado. Il 90% delle persone ha definito “stupide” le situazioni caratterizzate da “fiduciosa ignoranza”: quelle in cui sovrastimiamo le nostre possibilità cadendo magari in errore. Questa insomma è la stupidità tipica di chi si pavoneggia, di chi si considera meglio di ciò che è, di chi se la tira (direbbero al Nord) senza motivo. Accade ad esempio a chi beve troppo e poi sale in macchina e si mette a guidare, confidando in una pronta capacità di reazione.

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Ma non è finita qui. Un altro tipo di stupidità è quella derivata dalla “mancanza di controllo”. Un esempio? Rinunciare a un’uscita perché dobbiamo guardare la televisione o giocare a un videogame. Se invece siete sempre «gli ultimi a sapere le cose» allora probabilmente siete in presenza di una stupidità causata da “assenza mentale”, da una mancanza di senso pratico: quella che si manifesta quando manca la consapevolezza delle proprie azioni, o perché non si presta attenzione o perché si è all’oscuro di qualcosa.
Se pensate di non essere soggetti a rischio, meglio che rivediate le vostre convinzioni: la ricerca ha infatti chiarito che la stupidità può colpire tutti indistintamente, anche i più intelligenti.

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a cura della redazione

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