I donatori di sangue italiani stanno invecchiando: sette su dieci hanno tra i 40 e i 75 anni. A lanciare l’allarme sono le associazioni e federazioni dei donatori riunite nel Civis (Coordinamento interassociativo volontari italiani del sangue), che rivolgono un appello ai più giovani proprio in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra, come ogni anno, il 14 giugno.
Secondo i dati del Centro nazionale sangue, relativi al 2014, il numero dei donatori nel nostro Paese rimane costante a quota 1 milione e 700 mila e garantisce oltre 8.500 trasfusioni ogni giorno. Quello che preoccupa, però, è il calo del numero dei giovani.
«C’è bisogno di ringiovanire il parco donatori: circa il 70% ha tra i 40 e i 65 anni. Dopo di loro?», si chiede la presidente protempore del Civis, Maria Teresa Letta.
Per affrontare questo problema, la Croce Rossa ha lanciato la campagna “Club 25”, che mira ad incoraggiare i giovani alla donazione del sangue entro il venticinquesimo anno di età attraverso la costruzione di un gruppo che, condividendo svariati interessi, faccia della donazione del sangue un’esperienza normale, perfettamente integrata nella propria vita.
Donare il sangue, del resto, è un gesto di grande generosità che non costa niente. Per farlo non serve essere “speciali” come l’australiano James Harrison, l’uomo dal braccio d’oro, che ha salvato la vita di oltre due milioni di bambini grazie ai rarissimi anticorpi presenti nel suo sangue.
Per scoprire se anche tu puoi diventare donatore, leggi quali sono i criteri di idoneità. Se pensi di essere adatto, allora rivolgiti ad un centro di raccolta Avis o al centro trasfusionale dell’ospedale più vicino a casa tua. Come viene fatta la donazione ce lo spiega la dottoressa Gianna Petrini, che lavora presso il Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano (www.donatorisangue.org).