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Schizofrenia: ecco dove nascono le “voci” nel cervello

E' possibile metterle a tacere attraverso una stimolazione mirata e non invasiva

Scoperta la regione del cervello dove nascono le “voci” fantasma percepite dai malati di schizofrenia: si trova nel lobo temporale, in un’area deputata all’elaborazione del linguaggio, e può essere stimolata in modo mirato con una tecnica non invasiva che permette di attenuare il sintomo in una buona fetta di pazienti. Lo dimostra uno studio francese presentato al congresso del Collegio europeo di neuropsicofarmacologia (ECNP) a Parigi.

Le voci “fantasma”

La schizofrenia è una psicosi cronica caratterizzata da un ampio spettro di sintomi, che vanno dalla dissociazione della personalità alle allucinazioni. Il 70% dei malati riferisce di sentire delle voci, tecnicamente definite come “allucinazioni verbali uditive”. Queste voci fantasma possono avere caratteristiche differenti da paziente a paziente: possono essere percepite come voci interiori o esterne, possono essere amichevoli o minacciose, possono manifestarsi occasionalmente oppure essere un tormento continuo.

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Come zittirle

I farmaci non sempre riescono a farle tacere, e per questo i ricercatori dell’università francese di Caen hanno pensato di sperimentare la stimolazione magnetica transcranica, una tecnica non invasiva che consiste nell’inviare impulsi magnetici mirati al cervello. La sua efficacia è già stata testata su diversi problemi psichiatrici, ma finora nessuno aveva allestito una sperimentazione finalizzata a ridurre le allucinazioni verbali uditive.

La sperimentazione

I ricercatori francesi lo hanno fatto su 26 pazienti schizofrenici, sottoponendoli a stimolazione magnetica transcranica due volte al giorno per due giorni. A distanza di due settimane dal trattamento, il 35% dei pazienti ha mostrato un significativo miglioramento, con una riduzione delle voci pari al 30%: un risultato di gran lunga superiore a quello ottenuto in un secondo gruppo di 33 pazienti, sottoposti ad una terapia placebo che ha portato miglioramenti solo nel 9% dei casi.

E’ solo il primo passo

«Le allucinazioni verbali uditive possono essere un sintomo molto disturbante, sia per i pazienti sia per le persone a loro vicine», commenta la coordinatrice dello studio, Sonia Dollfus. «Questa è la prima sperimentazione controllata che mostra un miglioramento nei pazienti, ottenuto mirando una specifica area del cervello con la stimolazione magnetica transcranica ad alta frequenza. Questo significa due cose: innanzitutto, possiamo dire con una certa sicurezza di aver trovato una specifica area anatomica del cervello associata alle allucinazioni verbali uditive della schizofrenia; in secondo luogo, abbiamo dimostrato che il trattamento con la stimolazione magnetica transcranica ad alta frequenza fa la differenza in un certo numero di pazienti, sebbene ci sia ancora molto da fare per sapere se sia il miglior trattamento per questi pazienti nel lungo termine».

Elisa Buson

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