Salute Mentale

Le regole per mantenere il cervello giovane

Ecco tutte le regole e i trucchi per mantenere la nostra mente giovane e allenata e abbassare il rischio di demenza e Alzheimer

Si può fare tanto per mantenere il cervello giovane. Gli esperti hanno stilato un vero e proprio vademecum per rallentare il naturale processo di invecchiamento.

Quali sono i cibi amici per mantenere il cervello giovane?

La corretta alimentazione è tra le regole migliori da seguire per mantenere giovane il cervello. Bisogna puntare su una dieta antiossidante, ricca in omega 3 e 6, polifenoli, acido folico, vitamina B12 e vitamina. Seguire al contrario una dieta basata prevalentemente su farine raffinate, zuccheri, grassi saturi, proteine di derivazione animale possono portare a un’infiammazione.

Gruppo San Donato

Per rallentare il processo di invecchiamento è importante l’assunzione di vitamina D, utile per le difese immunitarie e per lo scheletro. Sappiamo che la salute del nostro intestino è fondamentale per il benessere del cervello. Assumere prebiotici e probiotici hanno un effetto benefico sull’equilibrio del microbioma, utile ad abbassare i livelli di infiammazione.

Bevi almeno 2,5 litri di acqua al giorno

L’idratazione è fondamentale per la salute del cervello. L’acqua contiene molti elementi essenziali per le attività cellulari. Basti pensare che le principali conseguenze della disidratazione si hanno proprio a livello del cervello:

  • difficoltà di concentrazione,
  • sensazione di mente annebbiata,
  • irrequietezza,
  • cefalea.

Per mantenere giovane il cervello, studia

Più anni di studio si hanno alle spalle, meno invecchia il cervello: l’età del cervello infatti si riduce di 0,95 anni per ogni anno di istruzione. A stabilirlo sono i risultati di uno studio di un team ricercatori della Concordia University di Montreal, pubblicato su Neurobiology of Aging, che attraverso la risonanza magnetica ha misurato il volume di materia grigia di 331 adulti sani dai 19 ai 79 anni. Il declino del cervello infatti è dettato dal restringimento neurale e dalla perdita neuronale, ed è una parte molto visibile del processo di invecchiamento cronologico.

Correre e sollevare i pesi allenano la mente

Se pensate che dedicare attenzione alla forma fisica rubi del tempo prezioso per coltivare la mente dovete ormai ricredervi. Sono molte, infatti, le evidenze scientifiche che promuovono lo sport a ottimo allenamento anche per il cervello.

Una ricerca dell’Università del Minnesota, pubblicata sulla rivista Neurology, che ha valutato la forma fisica, mentale e mnemonica di 3mila partecipanti tra i 20 e i 30 anni di età con corsa sul tapis roulant e test di attenzione e velocità di ragionamento. Gli esercizi sono poi stati ripetuti a distanza di 20-25 anni, quando ormai i partecipanti erano nella mezza età. I risultati parlano chiaro: chi era più in forma da giovane ha dimostrato di avere un cervello più allenato in seguito.

Sollevare pesi è fondamentale quando si superano i 50 anni. Sappiamo che con l’invecchiamento diminuisce in modo sensibile la massa muscolare. Questo fenomeno si chiama sarcopenia. Fare pesi è importante per mantenere il più possibile i muscoli, ma anche per rallentare il declino cognitivo.

Anche salire le scale può fare la differenza

Più rampe di scale si fanno, meno invecchia il cervello: l’età del cervello si riduce di 0,58 anni all’anno per ogni piano di scale al giorno fatto con costanza e regolarità. A stabilirlo sono i risultati di uno studio di un team ricercatori della Concordia University di Montreal, pubblicato su Neurobiology of Aging, che attraverso la risonanza magnetica ha misurato il volume di materia grigia di 331 adulti sani dai 19 ai 79 anni.

«Questo studio dimostra che l’istruzione e l’attività fisica influenzano la differenza tra una previsione fisiologica dell’invecchiamento e l’età cronologica, e che le persone sono in grado di fare qualcosa di concreto per aiutare il loro cervello a rimanere giovane» sottolinea Jason Steffener che ha coordinato lo studio. Il consiglio? Guardatevi intorno e… fate subito una rampa di scale! Ecco i trucchi per vincere la sedentarietà anche in ufficio

Dedicarsi alle proprie passioni è molto importante

Si può avere grandi benefici da semplici attività ricreative. Basta cantare insieme o dedicarsi all’apprendimento di uno strumento musicale per spazzare via la depressione e togliere un po’ di ruggine dal cervello. È quanto dimostra uno studio dell’Università di Helsinki pubblicato su Journal of Alzheimer’s Disease.

Gli hobby hanno un effetto “anti-aging” sul cervello

Continuate a coltivare i vostri hobby, anche se l’età avanza: permetteranno al vostro cervello di rimanere giovane, dimezzando il rischio di declino mentale. Lo dimostra uno studio statunitense della Mayo Clinic a Rochester e pubblicato sulla rivista Neurology.

Comparando le attività svolte con il grado di declino cognitivo riscontrato, è emerso che la pratica di attività artistiche abbatte il rischio di declino mentale, riducendolo del 73%; la pratica di attività di artigianato, invece, lo dimezza (-45%), proprio come fanno anche l’uso del pc (-53%) e le relazioni sociali (-55%).

Cervello in forma dopo i 50? Fai molto sesso

Il benessere del cervello e delle funzioni cognitive dopo i 50 anni fanno rima con una soddisfacente attività sessuale. Lo rivela uno studio della Coventry University, che ha analizzato i dati dell’imponente dossier Engligh Longitudinal Study of Ageing (ELSA), un vero e proprio data base che raccoglie informazioni su salute, stile di vita e variabili socio-economiche negli adulti di età superiore ai 50 anni in Gran Bretagna. 

I ricercatori hanno messo sotto osservazione un campione di donne e uomini con un’età compresa tra i 50 e gli 89 anni, rivelando che chi tra loro fa sesso regolarmente ha ottenuto punteggi più elevati nei test di memoria. Non solo: continuare ad avere rapporti sessuali dopo i 50 anni è strettamente collegato a una migliore funzione cognitiva.

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