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Adolescenti: dormono poco per colpa dello smartphone e rischiano la salute

Irritabilità, disattenzione, calo del rendimento scolastico ma anche bullismo. Sono alcune delle conseguenze del rimanere connessi anche di notte. L'esperto di OK Oliviero Bruni spiega i risvolti della mancanza di sonno nei più giovani

Sempre connessi, giorno e notte. Il rischio per gli adolescenti è di perdere preziose ore di sonno, con ripercussioni negative anche sul rendimento scolastico. Abbiamo approfondito questo nuovo problema, sempre più diffuso, con il professor Oliviero Bruni, responsabile del Centro del sonno all’Università la Sapienza di Roma, dove è anche professore associato (puoi chiedergli un consulto qui). Dirige l’unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Le nuove tecnologie invadono sempre di più la vita quotidiana di chi le utilizza, soprattutto i giovani. Che cosa sta succedendo?

Gruppo San Donato

L’intrusione delle nuove tecnologie come smartphone e ipad è un problema emergente. L’influenza maggiore si ha nella vita dei preadolescenti e degli adolescenti, i cosiddetti “nativi digitali” che sono sempre connessi, giorno e notte. I social network e le relative app, come ad esempio Whatsapp e Facebook, hanno creato una nuova modalità di comunicazione. Un tempo il cellulare aveva la sola funzione di telefono, quelli di nuova generazione hanno varie applicazioni (foto, video, musica) che consentono un utilizzo differente e continuo. Tutto questo ha delle ripercussioni importanti sulla vita dei
giovani.

Questo bisogno di dover essere sempre connessi influenza anche il sonno?

Sì. Gli adolescenti dormono con il cellulare accanto al letto, sempre acceso, e molti di loro passano la notte a messaggiare. Ritardano in questo modo l’orario di addormentamento. Quando prendono sonno, il primo messaggio che arriva li sveglia e li “riconnette” subito al resto del gruppo che stanno condividendo. La risposta al messaggio innesca un’attivazione emotiva e cognitiva, in questo modo si verifica una frammentazione del sonno che ha risvolti negativi sul benessere fisico e psichico del giovane, che non riesce più a svegliarsi la mattina o che si addormenta durante le ore scolastiche con ripercussioni negative sul rendimento.

Quali sono i rischi della perdita di sonno?

I disturbi più frequenti causati dalla mancanza di riposo adeguato sono la disattenzione, l’iperattività, l’umore altalenante, l’irritabilità che può sfociare nel caso degli adolescenti in fenomeni di bullismo. A lungo andare la mancanza di sonno provoca depressione. È stato dimostrato che gli schermi degli smartphone che hanno spettri di frequenza d’onda verso il blu sono quelli che inibiscono più degli altri la produzione melatonina (sostanza che regola il ritmo sonno-veglia, influenzando svariati processi di natura neuroendocrina e immunologica) con una riduzione fino al 22 per cento dei livelli di melatonina endogena.

È vero che chi dorme meno ingrassa di più?

Il sonno è legato a fattori ormonali molto sensibili e dal delicato equilibrio. Quando si dorme meno, o comunque non a sufficienza, cala la produzione di leptina, l’ormone della sazietà, e sale quella della grelina, l’ormone della fame. Per questa ragione quando si dorme poco si ha più fame e si mangia di più. Gli adolescenti hanno bisogno di dormire un certo numero di ore, che è maggiore rispetto a un adulto, ma utilizzando gli smarthphone anche la notte dormono meno ore di quante necessitino, in media 7, quando invece avrebbero bisogno di 8-9 ore.

Che cosa si può fare?

Il problema si pone a livello preventivo. Il periodo più a rischio e su cui occorre vigilare con più attenzione è quello del passaggio dalla preadolescenza – fase durante la quale le nuove tecnologie vengono utilizzate principalmente per giocare o guardare video – all’adolescenza. Dopo i 12 anni l’interesse si sposta sui social network e vengono acquisite tutta una serie di “cattive abitudini” difficili poi da perdere. Occorre fare delle campagne di sensibilizzazione nelle scuole sui rischi della perdita di sonno. A casa i genitori dovrebbero vietare l’utilizzo degli smartphone nella camera da letto.

Eliana Canova

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