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Ipotiroidismo e falsi miti: ecco quelli più diffusi

Sono moltissimi gli italiani che ne soffrono, ma sono tante anche le false credenze su questo problema che colpisce la tiroide

L’ipotiroidismo consiste in una ridotta secrezione degli ormoni tiroidei da parte della tiroide. È provocato, di solito, dalla tiroidite cronica autoimmune, dall’uso eccessivo di farmaci antitiroidei oppure dalla rimozione chirurgica della tiroide. I sintomi principali vedono il rallentamento del metabolismo, la perdita di massa muscolare, la difficoltà a stare in ambienti freddi, la stipsi e un eventuale aumento di peso. Tendenzialmente la cura prevede l’assunzione di un ormone sintetico, la levotiroxina, per tutta la vita. Il dosaggio del farmaco può variare negli anni.

Ipotiroidismo e falsi miti: fa aumentare davvero di peso?

La funzione della tiroide ha un impatto sul peso. In genere ad esempio l’ipertiroidismo si manifesta con una perdita di peso che può essere anche significativa. Questo perché oltre alla massa grassa, si può perdere tono muscolare. Com’è noto i muscoli pesano di più del grasso.
Sono molte però le persone che convivono con questo problema che non hanno variazioni di peso. Le persone con ipotiroidismo, specie nei casi più gravi, possono vivere invece un aumento della massa grassa, accompagnata da ritenzione idrica. Questo aumento di peso sono raramente è di grande entità e appena si comincia la terapia, si torna velocemente al proprio peso. Spesso l’ipotiroidismo è utilizzato come alibi.

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Non si può andare al mare. Lo iodio si mangia, non si respira

Lo iodio è un minerale molto importante per la tiroide. Com’è noto si trova, oltre che in alcuni alimenti, nell’aria di mare. Lo iodio che conta però è quello che mangiamo, non certo quello che respiriamo. Insomma, lo iodio lo mangiamo, non lo respiriamo. Lo iodio è disciolto solo nell’acqua e non sta invece  nell’aria, quindi soggiorni al mare non curano né prevengono o danno benefici a chi soffre di malattie della tiroide. Se manca si può andare incontro a gozzo. Qualora lo si assuma in grandi quantità invece può portare a ipertiroidismo. Non ci sono però controindicazioni per chi abbia problemi alla tiroide e voglia andare al mare.

Ipotiroidismo e falsi miti: sono triste per colpa della tiroide

Non c’è un legame così automatico tra stress e mal funzionamento della tiroide. Sicuramente quando questa ghiandola non funziona bene ci possono essere problemi all’umore con insonnia, irritabilità, ansia e stanchezza.

La soia è utile per la tiroide

La soia contiene isoflavoni, che sono definiti come ormoni vegetali. Di conseguenza consumare spesso soia, può interferire con l’attività dei nostri ormoni. In particolare per quanto riguarda la tiroide può influire sulla attività degli ormoni tiroidei. Inoltre può avere un impatto sull’assorbimento dello iodio, che come dicevamo prima agisce sulla tiroide. A volte influisce anche sulla stessa assimilazione dei farmaci prescritti per i problemi di tiroide.

Ipotiroidismo e falsi miti: il colesterolo dipende dal cibo

Anche in troppi sono convinti che i livelli di colesterolo dipendano solo dal cibo. In realtà non è così. La maggior parte del colesterolo è prodotto dal nostro corpo. Quando la tiroide non funziona bene, c’è un impatto proprio sulla produzione di colesterolo. L’ormone della tiroide, insieme alla vitamina A, è essenziale per convertire il colesterolo negli ormoni steroidei. In pratica quando la tiroide funziona bene, il nostro corpo riesce a trasformare il colesterolo in sostanze utili alla nostra salute. Insomma, c’è un legame stretto tra colesterolo e tiroide.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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