Salute

Ipermenorrea: cause e rimedi

Ciclo abbondante e forti dolori mestruali sono i sintomi più comuni di questo disturbo. Ecco cosa fare

Focus di Nicola Surico (puoi chiedergli un consulto), presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia

Flusso mestruale abbondante, talvolta associato a dolori durante il ciclo: i sintomi descritti sono quelli dell’ipermenorrea, un disturbo che riguarda il 15-20% delle donne in età fertile ed è più frequente fra i 30 e i 45 anni che causa forti emorragie durante le mestruazioni.

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CAUSE. Tra le principali si annoverano squilibri ormonali (frequenti nella fase successiva alla prima mestruazione oppure in quella che precede la menopausa), fibromi uterini, adenomiosi (una forma particolare di endometriosi, che consiste nella presenza di tessuto endometriale nel tessuto muscolare dell’utero).

DIAGNOSI. Viene formulata dal ginecologo in seguito a una visita e a un’ecografia transvaginale.

TERAPIE. Fra i trattamenti farmacologici più efficaci ci sono i progestinici, ormoni di sintesi simili a quelli prodotti naturalmente dalle ovaie, somministrati per bocca sotto forma di pillola, oppure tramite dispositivi medicati da applicare all’interno dell’utero.
Quando il disturbo è lieve, si possono somministrare estroprogestinici (combinazione di ormoni estrogeni e progesterone), quando è più grave gli analoghi del GnRH, che bloccano del tutto la funzione ovarica per un determinato periodo.
Non sempre però la terapia medica è sufficiente. In alcuni casi, quando per esempio i miomi sono molto grossi, può rendersi necessaria l’asportazione chirurgica (miomectomia).

EFFETTI COLLATERALI DELLE CURE. Uno degli effetti collaterali principali dei progestinici è l’aumento di peso. Che però, a differenza di anni fa, oggi può essere limitato grazie alle pillole a basso dosaggio che contengono drospirenone, un progestinico che non causa ritenzione idrica e che fa salire di pochissimo l’ago della bilancia (al massimo uno-due chili).
Sospendere la terapia potrebbe non dare problemi, ma il consiglio è quello di terminare il ciclo prescritto, dato che l’interruzione brusca potrebbe causare un’emorragia da privazione.
Nicola Surico, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia – OK Salute e benessere

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