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Pelle al sole: attenti alla cheratosi attinica

È un tumore della pelle che si sviluppa dopo anni di esposizione solare senza protezioni. Le lesioni devono essere sempre curate: presto sarà disponibile anche una nuova terapia attivata proprio dai raggi del sole

Anni di esposizione solare senza le dovute precauzioni lasciano segni indelebili sulla pelle. Lo sanno bene muratori, vigili, bagnini e braccianti, costretti a trascorrere molto tempo all’aria aperta per ragioni professionali. Il pericolo, però, non si chiama solo melanoma. C’è anche una malattia meno conosciuta e più subdola, che però rappresenta il secondo tumore della pelle per numero di persone colpite: è la cheratosi attinica.

Di cosa si tratta

La cheratosi è una lesione che si manifesta come una rugosità sulla pelle esposta alla luce solare, soprattutto quella di testa e collo. Il legame di causa-effetto con il sole è dimostrato da una recente analisi, condotta su più di 8.000 cartelle cliniche ambulatoriali: il 39% dei pazienti che non hanno mai fatto uso di schermi solari ha sviluppato cheratosi attiniche rispetto al 18% di coloro che li hanno usati in maniera costante.

Gruppo San Donato

Chi rischia di più

I soggetti più a rischio sono quelli con il sistema immunitario compromesso (trapiantati, pazienti sottoposti a terapie con immunosoppressori, affetti da malattie reumatiche o malattie infiammatorie croniche), persone fragili come gli anziani, soggetti con familiarità o che già presentano cheratosi attiniche o altri tipi di tumore cutaneo non-melanoma.

Come si cura

È bene ricordare che la lesione che diventa visibile sulla pelle è solo la punta dell’iceberg: nell’area circostante sono spesso presenti delle lesioni allo stadio iniziale e non ancora visibili. Dal momento che non è possibile prevedere se e quale cheratosi attinica evolverà in un tumore invasivo della pelle, il consiglio degli esperti è quello di intervenire tempestivamente trattando ogni lesione e l’area circostante. Sono diverse le terapie disponibili oggi: dalla crioterapia, che distrugge la lesione con il freddo, fino alle più innovative fototerapie che sfruttano la luce. Le ultime novità ce le presenta in questo video la dottoressa Maria Concetta Fargnoli, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università dell’Aquila.

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