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L’asma allergica potrebbe essere scatenata dal sistema nervoso

La scoperta apre la strada a una nuova generazione di farmaci capaci di bloccare questo meccanismo perverso

L’asma allergica è come un incendio che soffoca bronchi e polmoni. Ad appiccarlo è il sistema immunitario, che impazzisce scatenando una reazione infiammatoria diretta contro l’organismo stesso. Dietro questo “piromane”, però, potrebbe esserci anche un “mandante”: il sistema nervoso. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Nature dal Brigham and Women’s Hospital in collaborazione con il Broad Institute di MIT e Harvard.

I neuroni dei polmoni sotto accusa

«Ciò che abbiamo scoperto – spiega il ricercatore Vijay Kuchroo – aiuta a capire come il sistema nervoso comunica col sistema immunitario e le conseguenze che ne derivano. Ora sappiamo che i neuroni dei polmoni vengono attivati e producono molecole che convertono le cellule immunitarie da elementi protettivi a elementi infiammatori che favoriscono le reazioni allergiche».

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Lo studio sui geni

Questa trasformazione da “Dottor Jekyll” a “Mister Hyde” è stata studiata attentamente nelle cellule linfoidi innate che presidiano i polmoni. I ricercatori ne hanno esaminate ben 65.000, una per volta, in modo da verificare quali geni fossero accesi e spenti in condizioni normali e in caso di infiammazione. Tra questi è spiccato il gene NMUR1, che rende la cellula immunitaria sensibile ad una molecola-segnale prodotta dalle cellule nervose, chiamata neuropeptide NMU, che amplifica l’infiammazione allergica.

Gli altri indizi

I ricercatori hanno inoltre osservato che queste cellule linfoidi innate sono distribuite in prossimità delle fibre nervose che innervano i polmoni. In questo modo possono indurre la contrazione della muscolatura involontaria scatenando tosse e rantoli, due sintomi chiave dell’asma. «La tosse è un meccanismo controllato e regolato dal sistema nervoso – sottolinea il pneumologo Patrick Burkett. – È dunque molto interessante che il nostro studio abbia evidenziato il ruolo di NMU, una molecola che può indurre sia la contrazione dei muscoli che l’infiammazione».

Verso nuovi farmaci

«Questo studio – aggiunge la collega Samantha Riesenfeld – potrebbe portare allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per prevenire l’asma. Potremmo trovare un modo per bloccare l’infiammazione allergica dei polmoni controllando i recettori dei neuropeptidi».

Non solo polmoni

Questo circolo perverso che lega sistema nervoso e sistema immunitario potrebbe essere presente anche al di là dei polmoni. Altre due ricerche, pubblicate sempre su Nature, dimostrano che la stessa cosa accade anche nell’intestino, amplificando le reazioni allergiche agli alimenti.

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