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Farmaco alla cannabis efficace contro la spasticità nella sclerosi multipla

Una ricerca italiana dimostra l'efficacia e la sicurezza di un farmaco derivato dai cannabinoidi per ridurre gli effetti della spasticità

Un nuovo farmaco contro la sclerosi multipla, o meglio contro uno dei suoi sintomi, la spasticità, ha ottenuto il primo via libera dalle autorità sanitarie. La spasticità è la resistenza opposta dei muscoli a movimenti volontari o involontari. Può causare una serie di manifestazioni come crampi, spasmi, contratture e dolori. È la principale causa di disabilità in chi soffre delle malattie del motoneurone. Dobbiamo dire subito però che alcuni recenti studi sostengono come non siano del tutto provati gli effetti della cannabis terapeutica su questa malattia. Serviranno nuovi studi per comprenderne meglio i meccanismi. Qui si può approfondire il discorso, leggendo una importante meta analisi sull’argomento.

Le malattie del motoneurone (o MND)

Si tratta di malattie caratterizzate da una degenerazione precoce dei neuroni di moto o “motoneuroni”. Quando sono danneggiati i movimenti diventano sempre più difficili e la massa muscolare si riduce: si parla infatti di ipotrofia muscolare. Tra le malattie del motoneurone, che costituiscono un gruppo eterogeneo di patologie, quelle più conosciute sono la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e la sclerosi multipla. Il primo sintomo generalmente è la mancanza di forza. Successivamente arrivano crampi muscolari, soprattutto notturni.

Gruppo San Donato

Nuovo farmaco contro la sclerosi multipla nei pazienti con MND e spasticità

Lo studio che ha utilizzato una terapia a base di cannabis Sativa è stato condotto da un team dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, guidato dal Professor Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE) e coordinatore dell’area neurologica. La ricerca è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (AriSLA). Al progetto hanno partecipato l’Istituto Clinico Scientifico Maugeri di Milano, il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova ed il Centro Clinico Nemo-Ospedale Niguarda di Milano. I ricercatori hanno messo sotto osservazione 59 pazienti sopra i 18 anni affetti da MND con evidenti sintomi di spasticità. Una parte è stata trattata con sostanze placebo (gruppo di controllo) e una parte con nabiximols, un estratto della cannabis Sativa.

Con il farmaco cannabinoide migliora la spasticità

Dopo sei settimane di trattamento i pazienti trattati con il farmaco cannabinoide hanno avuto un miglioramento significativo dei sintomi correlati alla spasticità rispetto ai pazienti trattati con placebo. «Il risultato positivo di questa sperimentazione clinica deriva non solo dalla dimostrata efficacia di questa associazione di cannabinoidi, ma anche dal buon profilo di sicurezza e tollerabilità che è fondamentale», ha spiegato il professor Giancarlo Comi.

I farmaci derivati dalla cannabis e le MND

L’impiego di farmaci derivati dalla cannabis per queste patologie è ancora più interessante visti i risultati di alcune ricerche recenti svolte sul modello animale della SLA, secondo cui i cannabinoidi sarebbero in grado di rallentare la perdita delle capacità motorie e aumentare la sopravvivenza degli animali trattati, agendo quindi in funzione neuroprotettiva. Occorrono tuttavia ulteriori studi per testare l’ipotesi neuroprotettiva anche in ambito clinico.

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