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Battiti irregolari: cosa fare quando il cuore perde il ritmo

Alcune aritmie sono benigne, altre sono rischiose per la salute. Il pacemaker non è sempre necessario

Battiti irregolari come fonte di ispirazione. Stando a ipotesi recenti, Beethoven sfruttava il ritmo irregolare del suo cuore per tracciare note sullo spartito e dare vita a variazioni musicali memorabili. Per tutti gli altri, invece, improvvise palpitazioni, battiti mancati o un colpo forte al petto possono destare ansia e preoccupazione. La maggior parte delle aritmie, però, è benigna. Spesso sono segnale di un cuore che invecchia o un disturbo cardiaco, anche ‘silenzioso’.

Battiti irregolari: il cuore si contrae almeno 100.000 volte al giorno

Per pompare quasi 8 mila litri di sangue, il cuore di contrae e si espande in almeno 100 mila battiti al giorno. A sincronizzare l’attività di atri e ventricoli è il sistema elettrico che direziona gli impulsi lungo le camere cardiache, una strada a senso unico. Centralina del cuore è il nodo seno-atriale che funge da pacemaker naturale e da cui originano gli stimoli elettrici per cadenzare il battito.

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Battiti irregolari: spesso benigni, ma mai sottovalutare

Le irregolarità del ritmo cardiaco si manifestano quando il sistema di conduzione elettrica funziona in modo anomalo, portando il cuore a battere troppo veloce (tachicardia, con oltre 100 battiti per minuto-bpm) o troppo lentamente (bradicardia, con meno di 60 bpm). Le aritmie cardiache sono molte, come extrasistoli, tachicardia parossistica, fibrillazione atriale, flutter, blocchi atrio-ventricolari e fibrillazione atriale, la più maligna. Alcune sono di breve durata e del tutto innocue, altre sostenute nel tempo e, quando pericolose, interferiscono con l’attività di pompa del cuore, pregiudicando il continuo afflusso di sangue anche a cervello, polmoni e tutti gli altri organi. Le aritmie sono causa del 10% delle morti improvvise che si verificano ogni anno in Europa.

Battiti irregolari dalla nascita, ma in genere accadono invecchiando

Con un’aritmia ci si può nascere: alcune forme congenite (tra cui sindrome di Brugada, sindrome del QT-lungo, sindrome di Wolf-Parkinson White, tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica), rendono il cuore più vulnerabile a battere fuori tempo. Ma nella maggior parte dei casi le irregolarità del battito sono acquisite, insorgono con l’età oppure a seguito di un danno al muscolo cardiaco, ad esempio per un infarto, endocarditi o un recente intervento chirurgico al cuore.

Attenzione ad alcune sostanze 

Anche alcune sostanze chimiche possono favorire la perdita del corretto ritmo cardiaco, come minerali in anomale concentrazioni nel sangue (come potassio, magnesio, calcio) oppure sostanze rilasciate da abuso di alcolici, sigarette o altre droghe. L’aritmia più diffusa nella popolazione è la fibrillazione atriale, il secondo più importante fattore di rischio per l’infarto e frequente in persone con ipertensione o diabete.

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