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Venerdì 17: il significato delle superstizioni più famose

Perché il 17 porta male? E il gatto nero? Perché rovesciare l'olio o il sale porta sfortuna? E se rompo uno specchio? Tutte le ragioni storiche e scientifiche

La superstizione è dura a morire anche se ormai siamo nel 2020. Più della metà degli italiani, quasi il 60%, ammette di essere ancora superstizioso. Sembrano ancora molti di più quelli che si affidano a riti portafortuna. Praticamente tutti ammettano di non crederci, ma non si sa mai. La storia della superstizione in Italia è lunghissima, nonostante siamo uno dei Paesi più cattolici del mondo. Anche papa Francesco è intervenuto più volte contro la superstizione, come già avevano fatto molti suoi predecessori. Spesso il significato delle superstizioni è legato a episodi storici o all’economia. Ecco le più famose.

Il significato delle superstizioni: il numero 17

Il numero 17 era considerato di brutto presagio già dai Romani. La spiegazione qui è molto semplice. La rappresentazione in cifre romane è XVII, che è l’anagramma di VIXI, che in latino significa «vissi», quindi «sono defunto, non vivo più». C’è anche una ragione biblica: il diluvio universale è iniziato proprio il diciassettesimo giorno del secondo mese. Infine le sfortunate vicende del numero 17 coincidono con quello di Luigi XVII: nella Francia della Rivoluzione non salì mai al trono e morì in carcere.

Gruppo San Donato

Gatto nero

Gatto nero significato delle superstizioniSulla navi dei conquistatori turchi c’erano di solito molti gatti neri. Quando le imbarcazioni approdavano sulle coste per saccheggiare le città, i primi a farsi vedere dalle popolazioni erano proprio i gatti neri che scendevano dalle navi per cercare cibo. Di conseguenza vedere un gatto nero era sinonimo di sventura imminente.
C’è un’altra motivazione più recente, che risale al periodo in cui si usavano le carrozze. Quando si viaggiava nelle ore serali i gatti neri non venivano visti dal cocchiere e se investiti dai cavalli, li facevano imbizzarrire, provocando degli incidenti.

Aprire l’ombrello in un luogo chiuso

Qui bisogna tornare indietro all’epoca vittoriana in Inghilterra: in quel periodo i meccanismi di apertura non funzionavano bene e spesso potevano accadere incidenti domestici. Inoltre avere un ombrello aperto in casa, significava anche che il tetto era danneggiato.

Significato delle superstizioni: passare sotto una scala

Nell’Antico Egitto il triangolo era una figura sacra: passarci in mezzo era quindi visto come un sacrilegio. La scala appoggiata al muro prende proprio questa forma geometrica. Nel Medioevo invece una scala appoggiata ricordava il patibolo, dunque camminarci sotto era quasi come mettere in scena la propria esecuzione. Inoltre una scala appoggiata a un muro significa anche che si sta lavorando in alto, da dove potrebbero cadere delle cose e colpire il malcapitato.

7 anni di sfortuna se rompi uno specchio

Gli antichi Greci predicevano il futuro attraverso il riflesso dello specchio. Se era rotto, l’immagine appariva distorta e quindi era presagio di sfortuna. Sette anni perché gli antichi Romani sostenevano che ogni persona attraversasse cicli alternati di salute e malattia della durata di sette anni.

Significato delle superstizioni: rovesciare il sale

Il sale era un bene estremamente prezioso in epoca antica. Rovesciarlo quindi era una sfortuna per il portafogli.

Cappello sul letto

Si pensa che porti male semplicemente perché i preti di campagna indossavano sempre il cappello. Quando andavano da un fedele per dare l’estrema unzione, lo appoggiavano sempre sul letto del moribondo.

Versare l’olio a terra

Versare l'olio a terraUn tempo i pavimenti delle case erano fatti di legno o in marmo grezzi. Erano quindi estremamente assorbenti. Quando cadeva l’olio la macchia rimaneva per sempre e per lungo tempo il suolo diventava anche scivoloso.

Versare il vino col dorso della mano rivolto verso il basso

Tutto nasce in epoca antica quando si usavano speciali anelli che contenevano veleno, in grado di aprirsi e richiudersi con un semplice gesto della mano. Versare in questo modo il vino dava il tempo all’assassino di far cadere il veleno nel bicchiere.

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