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Curati con l’arte: dalla musica al teatro alla pittura

Facendo leva su creatività ed espressività, si promuove il benessere dell'individuo e delle sue relazioni. Nasce a Milano il centro delle Artiterapie

L’arte può avere un potere terapeutico: se si entra in contatto con le numerose forme di creatività e di espressione estetica esistenti, possiamo riscontrare benefici non solo a livello fisico ma anche mentale. Dalla musica al teatro, passando per la danza e l’arte: quante volte, dopo aver dedicato un po’ di tempo a queste discipline, abbiamo provato leggerezza, distensione e serenità?

Promuovere il benessere dell’individuo e delle sue relazioni, facendo leva sulla comunicazione non-verbale, è proprio l’obiettivo delle artiterapie, cioè l’insieme di tecniche volte a stimolare la capacità d’espressione di una persona attraverso le arti figurative. Per garantire percorsi di crescita personale e di rafforzamento dei rapporti interpersonali, a Milano nasce il Centro delle Artiterapie, il primo polo italiano che unisce, in un unico spazio, arteterapia, drammaterapia, danzamovimento terapia e musicoterapia.

Gruppo San Donato

«L’obiettivo di questo ambizioso progetto “integrato” è quello di migliorare la qualità di vita di una persona, portandola a stare bene con se stessa e con gli altri. Per fare ciò, abbiamo ideato dei laboratori creativi e riabilitativi attraverso i quali chiunque può mettersi alla prova e sperimentare nuovi canali di comunicazione» spiega Glenda Pagnoncelli, coordinatrice del Centro e membro del direttivo dell’Associazione Nazionale Drammaterapisti. «In questo caso quello che ci interessa maggiormente non è tanto il prodotto estetico quanto piuttosto il processo di utilizzo dell’arte. Faccio un esempio: in un corso di teatro qualunque, l’obiettivo finale è quello di realizzare uno spettacolo che possa soddisfare il pubblico; nella drammaterapia, invece, si sfruttano gli esercizi della tradizione teatrale per lavorare su se stessi, senza necessariamente arrivare alla messa in scena» continua la dottoressa.

Il Centro si rivolge indistintamente a comuni cittadini, persone con differenti abilità e individui con problematiche sia economiche sia sociali: «Il polo si muove su due livelli: nel fine settimana apriamo le porte a tutti coloro che, mossi da crisi personale, volontà di cambiamento, necessità di crescita personale o semplice curiosità, vogliono testare il mondo delle artiterapie. Durante la settimana, invece, manteniamo la nostra veste più scientifica, con laboratori indirizzati a specifici target che hanno bisogno di un’attenzione differente. Ad esempio, se abbiamo un gruppo di persone con problematiche psichiatriche o con autismo, il corso va preparato in sinergia con i medici e gli operatori sanitari, in modo da fare un lavoro di progettazione ad hoc» racconta Pagnoncelli.

Per districarsi nel mondo delle artiterapie si potrà usufruire, per due mattine a settimana, anche di uno sportello di orientamento, in modo che le persone possano scegliere l’arte che preferiscono. Dietro a questo progetto c’è un team di professionisti che aiuta concretamente i cittadini a incontrarsi, crescere, condividere, esprimere e integrarsi mediante teatro, musica, ballo e arte: «Si tratta di persone altamente specializzate, molte delle quali proveniente da ambiti educativi, medici, sanitari e psicologici». Da questi corsi (un laboratorio di 4 incontri ha un costo di 50 euro), «si esce con un’autostima migliorata e un’autoconsapevolezza acquisita, che sono “esportabili” anche nel mondo esterno e possono migliorare la qualità della vita».

Il Centro delle Artiterapie è attivo alla Società Umanitaria in via San Barnaba 48 a Milano. 

Chiara Caretoni

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