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Al Sud Italia il cancro si combatte con “AMORe”

Cure anticancro per frenare il fenomeno dei viaggi della speranza tra le regioni meridionali e quelle settentrionali del nostro Paese

Alleanza mediterranea oncologica in rete, AMORe appunto, un patto firmato dai tre principali istituti oncologici del Mezzogiorno per garantire cure anticancro adeguate in modo da abbattere i viaggi negli ospedali del Nord. Stiamo parlando dell’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, di quello di Bari, l’Irccs Giovanni Paolo II e del Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata Crob di Rionero in Vulture, nel potentino.

Firmata un’importante intesa 

I loro direttori generali Attilio Bianchi, Antonio Delvino e Nicolò Cugno hanno firmato a Bari la prima Convenzione Interregionale Campania-Puglia-Basilicata. L’obiettivo è quello di «tracciare la rotta per un nuovo modello di sanità in grado di coniugare i canoni di buona amministrazione con i bisogni assistenziali in continua evoluzione».

Gruppo San Donato

Svolta per il Sud Italia

«La nascita di questa alleanza – commenta Bianchi – rappresenta una svolta per il nostro Istituto, ma più in generale per la sanità del Sud Italia. Siamo sicuri che la sinergia tra competenze scientifiche porterà non solo allo scambio di informazioni e conoscenze, e quindi a nuove progettualità, ma a ridurre la migrazioni di pazienti verso le regioni del Nord».

Nove i punti dell’intesa

Il progetto ambizioso intende:

creare una Rete interregionale di Istituti oncologici.
– È stato avviato un percorso per la costituzione di una Fondazione.
– Si è definita una piattaforma tecnologica comune per raccogliere in maniera omogenea dati clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di indicatori da utilizzare per la valutazione dell’efficienza.
– Si intende anche realizzare progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’oncologia.
– Promuovere modelli organizzativi innovativi incentrati sull’etica clinica, la clinical governance, la condivisione delle policy, l’appropriatezza e l’economicità delle risorse.
– Condividere i principi ispiratori dei Pdta (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali).
– Sviluppare attività comuni nell’ambito della ricerca sanitaria e biomedica.
– Realizzare progetti estero-finanziati, in particolare con i Fondi comunitari.
– Intraprendere un percorso sinergico per l’accreditamento a Comprehensive Cancer Center per ciascuna delle parti.

 

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