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Come mi prendo cura dei denti in vacanza?

Dai medicinali da mettere in valigia fino ai trucchetti per coprire l'alito cattivo, ecco qualche consiglio per le ferie

Dalla crema solare al dopo sole, passando per anti dolorifici e anti zanzare, abbiamo messo in valigia tutto il necessaire per il nostro benessere. Nessun inconveniente rovinerà le nostre vacanze. Che dire, invece, della salute orale? Se dovesse presentarsi un problema legato ai denti in vacanza, sapremmo come fronteggiarlo? L’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica propone una serie di consigli per preservare la salute e la bellezza della bocca durante le ferie.

Denti in vacanza: prima di partire una visita di controllo

Sottoponiti a una visita di controllo dal dentista prima di partire. È opportuno accertarsi che i denti siano in buona salute e, in questa occasione, effettuare una pulizia per la rimozione della placca e del tartaro, cause di infiammazioni e infezioni gengivali.

Gruppo San Donato

Inoltre, nella previsione di viaggi in aereo o immersioni subacquee, è necessario chiedere al dentista di verificare lo stato di salute delle vecchie otturazioni. Nel caso fossero danneggiate gli sbalzi di pressione possono dar luogo a fastidiosi dolori. Metti in valigia antibiotici, antinfiammatori e gli altri farmaci consigliati dallo specialista in caso di necessità.

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Denti in vacanza: no sole dopo un’estrazione o un impianto

Evita di esporsi al sole nei giorni successivi a interventi come l’estrazione di un dentel’inserimento di un impianto. Tieni a portata di mano un kit di fissaggio, acquistabile in tutte le farmacie, qualora si abbiano corone fissate con cemento provvisorio o vecchie protesi.

Denti in vacanza: spazzolino, scovolino, filo interdentale e pulisci lingua

Il primo imperativo per avere la bocca in salute è un corretto spazzolamento, che deve andare dall’alto verso il basso e mai in orizzontale. Inoltre, bisogna scegliere uno spazzolino con setole multi-livello (cioè “sfalsate” e non poste sullo stesso piano), in grado di penetrare negli spazi più insidiosi. E un manico anatomico che consente libertà di movimento.

È bene ricordare che anche la lingua va spazzolata, per evitare fenomeni di alitosi. Per farlo occorre acquistare un pulisci-lingua, creato appositamente per questa funzione.

È necessario tenere ben puliti anche gli spazi inter-prossimali, quelli cioè tra un dente e l’altro, perché è proprio in questa zona che si annidano i batteri più pericolosi. Recenti ricerche hanno però dimostrato che solo il 10% della popolazione mondiale è in grado di usare il filo interdentale in maniera corretta e senza creare danni alle gengive. Quindi è meglio lasciar perdere piuttosto che rischiare di farle sanguinare o rovinarle.

Una valida alternativa al filo interdentale è lo scovolino. Oggi esistono scovolini di ultima generazione, fatti di silicone, che sono idonei per qualsiasi tipo di spazio interdentale ed entrano facilmente senza ledere i tessuti gengivali. Inoltre, esistono strumenti di questo tipo che rilasciano fluoro e fanno anche un massaggio alle gengive.

Il collutorio è utile?

Scegli il collutorio giusto

Il collutorio può esserci utile per igienizzare a fondo la bocca. Se c’è un’infiammazione in atto, si possono scegliere quelli a base di clorexidina, che devono essere usati solo per un certo periodo di tempo (con concentrazioni dello 0,2%, il limite massimo è di due settimane). Per l’uso quotidiano, invece, si può scegliere un collutorio a base di oli essenziali. Bisogna andare cauti con i prodotti contenenti alcol perché in caso di lesioni benigne del cavo orale, potrebbero apportare ulteriori danni.

Denti in vacanza: consigli contro l’alito cattivo

Rimedi della nonna e trucchetti legati alla tradizione possono mascherare almeno temporaneamente un alito cattivo, in particolare quando è legato al consumo di cipolla o aglio o a una sigaretta di troppo. Partiamo dalla foglia di salvia da strofinare su denti, gengive e lingua. Indubbiamente è un piacevole massaggio ed è in grado di lucidare la dentatura ma non di coprire l’odore. Più comode delle foglie di salvia sono le caramelle alla menta. Ce ne sono di extrastrong che riescono temporaneamente a oscurare sentori di cipolla o tabacco.

Il chicco di caffè masticato a lungo lascia un buon aroma, che però percepiamo più noi rispetto a chi ci sta davanti. Dall’India alla Turchia, invece, si masticano semi e spezie, come anice, cardamomo, chiodo di garofano, con l’intento di «disinfettare» la bocca e
profumarla grazie agli oli essenziali contenuti in questi alimenti. Un’usanza piacevole, che lascia la sensazione di avere la bocca fresca e pulita, e che può tamponare esalazioni sgradevoli per un po’. Attenzione però all’azione aggressiva su denti, gengive e mucose
che possono avere queste sostanze!

Ci sono poi gli sciacqui. State alla larga da quelli a base di acqua ossigenata, mentre quelli al limone non nuocciono ma nemmeno ottengono l’effetto sperato. Chiudiamo con le gomme da masticare: quelle allo xilitolo e ai sali di zinco sono una risorsa quando non ci si può lavare i denti subito. Puliscono e rinfrescano, senza riuscire comunque ad annullare del tutto e a lungo effluvi sgradevoli.

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