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La metà di tutti i tumori si potrebbe evitare

Secondo gli scienziati adottando alcuni comportamenti di vita si possono prevenire almeno la metà dai casi di cancro.

Per esempio, ben tre quarti dei casi di cancro al polmone potrebbero essere evitati se soltanto le persone smettessero di fumare, sottolineano gli scienziati nel rapporto pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.

Qui il dottor Graham Colditz, epidemiologo presso il Cancer Siteman Center, Washington University School of Medicine di St. Louis riporta come vi siano molti e molti modi per prevenire questa malattia, e sono tutti basati su una semplice modifica nel proprio stile di vita, che comprende anche la comprensione di certi meccanismi e l’informazione.

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Son molti i benefici che porterebbe una seria ed efficace cultura della prevenzione, riporta l’articolo. Ci sono infatti molti tumori che possono essere prevenuti come, per esempio, quelli del collo dell’utero e del fegato causati dal papillomavirus umano e l’epatite, i quali sono contrastabili per mezzo dei vaccini.

Bisogna anche tenere conto dei nostri atteggiamenti nei confronti dell’esposizione ai raggi solari nocivi, o nei confronti di alimenti poco sani o la scarsità di quelli sani in una dieta tipo. Insomma, spesso è l’atteggiamento verso la vita più in generale che può fare la differenza.

Un atteggiamento responsabile nei confronti della vita può far risparmiare milioni di diagnosi di cancro e migliaia e migliaia di morti all’anno, sottolineano gli scienziati. Uno degli ostacoli maggiori alla cultura delle prevenzione, secondo gli autori dello studio, è lo scetticismo che il cancro possa essere evitato. Spesso, infatti, si corre ai ripari a danno già compiuto. La ricerca scientifica, poi, si occupa per la maggior parte di trovare nuovi trattamenti piuttosto che sulla prevenzione, si legge ancora nell’articolo. Tutto questo è tipico di una cultura con una visione a breve termine, anziché a lungo termine.

«Gli esseri umani sono impazienti, e la caratteristica umana è di per sé un ostacolo alla prevenzione del cancro», scrivo gli autori. Infine, ci sono anche ostacoli sociali a complicare le cose. Chi è meno abbiente spesso tende ad adottare, gioco forza, comportamenti meno sani e preventivi nei confronti delle malattie, in particolare perché hanno meno mezzi a disposizione, meno possibilità di acquistare cibi genuini, fare sport o movimento e vivere in aree meno inquinate. Ecco perché è necessario rivedere e rivalutare il concetto di prevenzione che è diffuso tra la maggioranza delle persone.

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