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Stop al “pisolino” dopo i 2 anni: può rovinare la qualità del sonno notturno

Ma gli esperti raccomandando di valutare caso per caso: l'importante è non forzare i piccoli a dormire.

Fino a quale età è giusto incoraggiare il “pisolino” pomeridiano dei bambini? Meglio non spingersi oltre i 2 anni. Lo hanno stabilito i ricercatori australiani della Queensland University of Technology analizzando i dati raccolti sull’argomento da ben 26 ricerche internazionali.

Il loro studio, pubblicato su Archives of Disease in Childhood, dimostra che il riposino dopo i 2 anni di età potrebbe rendere più difficile l’addormentamento alla sera, oltre che ridurre il numero complessivo di ore dormite.

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«Dopo i due anni – spiega la coordinatrice dello studio Karen Thorpe – la gran parte dei bambini si avvia alla transizione del sonno monofasico (solo notturno), anche se questa transizione avviene in tempi diversi a seconda del bimbo».

Per questo motivo i ricercatori sottolineano con forza come quella dei 2 anni non sia una regola universale valida per tutti: molti bambini potrebbero aver bisogno della siesta pomeridiana anche fino ai 5 anni di età. Meglio dunque valutare caso per caso

«I nostri dati suggeriscono che non dovremmo forzare il riposino pomeridiano se il bambino non ne ha più bisogno, qualunque sia la sua età», aggiunge Thorpe. «Il consiglio, dunque, è non spingerlo a dormire al pomeriggio se non ne ha bisogno, anche perché al momento non ci sono evidenze chiare sull’importanza del riposino e servono altre ricerche per capire se abbia qualche funzione distinta dal sonno notturno», conclude l’esperta.

18/02/2015

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