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Gravidanza: dieta e disinformazione

Il 60% delle donne non sa quali sono le sostanze e i cibi fondamentali durante la gravidanza per tutelare la salute del feto

Desiderare un figlio, scoprire di essere incinta, affrontare una gravidanza: momenti speciali nella vita di una donna che meritano di essere affrontati con la giusta serietà e preparazione. Spesso però le future mamme cercano consigli nei luoghi sbagliati: blog, forum o chat. A dirlo è una ricerca della Fondazione Giorgio Pardi, secondo cui 1 donna su 3 considera affidabili blog e social forum non scritti da professionisti medico-sanitari e senza alcuna garanzia circa la qualità dell’informazione data. Il rischio è di seguire consigli sbagliati, mettendo in atto comportamenti che potrebbero essere dannosi per la donna e per il bambino. Abbiamo chiesto a Sabino Maria Frassà, segretario generale della Fondazione Pardi, di spiegarci i rischi della disinformazione ed elencarci i comportamenti più sani e corretti per affrontare al meglio una gravidanza.

Dalla ricerca emerge che il 60% delle donne non conosce le più importanti raccomandazioni per la salute in gravidanza. Quali sono gli alimenti che è importante assumere e i comportamenti da tenere in caso di maternità?
Intanto bisogna ricordare che è molto importante anche il periodo precedente, quando cioè la donna ricerca la gravidanza ma ancora non è incinta. In questa fase è importantissimo l’acido folico che previene malformazioni fetali come la spina bifida. È importante assumerlo prima della gravidanza perchè una donna ci mette due mesi ad accumularne una riserva sufficiente a svolgere la funzione di prevenzione. Se la dieta non è abbastanza ricca di acido folico si può chiedere al medico un integratore. Importantissima anche la vitamina D, fondamentale per lo scheletro della mamma e del neonato, contenuta ad esempio nel pesce ma che si ottiene soprattutto esponendo la pelle al sole. Quindi uscire, passeggiare e stare all’aria aperta anche in inverno fa benissimo e permette una maggiore assimilazione di vitamina D. Da evitare, ovviamente, alcol e fumo. Un altro punto da tenere in considerazione è anche la corretta distribuzione dei pasti: molte donne ignorano l’importanza della colazione che deve essere abbondante e ricca.

Gruppo San Donato

Cosa ci può dire dell’attività fisica in gravidanza?
Per una donna incinta è importante svolgere attività fisica, naturalmente nulla di eccessivo. Quindi sì al nuoto e all’atletica leggera (per saperne di più sulla sport in gravidanza, leggi qui). Ogni donna però è bene che si consulti con il proprio medico: dalla ricerca è emerso che molte donne non considerano la nutrizione e lo stile di vita in gravidanza argomenti sanitari, ma legati al “benessere”. Questo è un errore, perché alimentarsi in modo giusto e avere uno stile di vita corretto sono comportamenti dalla funzione sanitaria, in grado di migliorare non solo la vita della donna ma anche quella dei figli.

Dalla ricerca è emerso che le donne in sovrappeso sono quelle più informate riguardo alla gravidanza. Perché
Questa è stata una grande sorpresa della ricerca. Molte persone credono che l’eccesso di peso e l’obesità nascano dall’ignoranza, dalla cattiva informazione. Non è così, l’obesità anche in Italia sta diventando un fenomeno trasversale: spesso quindi anche persone con adeguata cultura hanno questo problema. Vanno dal medico proprio per questo motivo, perché hanno un problema, ed è per questo che sono più informate rispetto a chi non ha problemi di sovrappeso anche se poi, magari, non sono in grado di attivare un comportamento adeguato.

Secondo i risultati della ricerca della Fondazione Pardi una donna su tre cerca informazioni riguardo alla gravidanza su blog e social forum non scritti da professionisti medico-sanitari. Quali sono i rischi?

Le informazioni che si trovano su Internet, se non sono scritte da professionisti medico-sanitari, probabilmente sono filtrate da pareri, paure e sensazioni personali. Nel migliore dei casi possono avere un fondo di verità ma storpiata in un modo sbagliato; nel peggiore dei casi invece queste informazioni sono errate e possono influenzare chi legge nell’assumere comportamenti sbagliati che possono nuocere la salute.

Wendy Migliaccio

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