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Aneurisma: riparte il cardiovan per la diagnosi on the road

Un ambulatorio mobile per la diagnosi dell'aneurisma. Torna l'iniziativa voluta da Cardioteam Foundation per scovare questo killer silenzioso

Le malattie cardiovascolari causano solo in Italia oltre il 40% dei decessi fra le donne e il 34% fra gli uomini, un dato superiore persino a quello di qualsiasi forma di cancro.

Fattori di rischio modificabili

Tra i fattori di rischio principali gli stili di vita come il fumo, la sedentarietà, l’alimentazione iper calorica e ricca di grassi e zuccheri e i parametri corporei, come la glicemia, la pressione arteriosa e la colesterolemia, che da soli o in associazione aumentano la probabilità di un infarto o ictus.

Gruppo San Donato

Fattori di rischio non modificabili

Ma è importante non sottovalutare i fattori di rischio non modificabili come la familiarità, ovvero la presenza di parenti già affetti da queste malattie e l’età. Ad esempio, il rischio di cardiopatie aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, gli uomini sono più a rischio delle donne, anche se dopo la menopausa il rischio aumenta sensibilmente anche per queste ultime.

Malattia asintomatica. Fondamentali i controlli 

«L’aneurisma dell’aorta – spiega Marco Diena, Cardiochirurgo e Presidente della Cardioteam Foundation Onlus – è una malattia maligna asintomatica nel 90% dei casi, secondo i più recenti studi. Lo si scopre o per caso o quando si complica con la rottura dell’aneurisma o la dissezione aortica. Quindi è utile fare degli screening nelle persone apparentemente sane, rivolgendosi a chi è tra i 55 e i 75 anni, che sono quelle più a rischio. L’ecocardiogramma è un esame non invasivo e senza rischi e consente di fare la diagnosi della maggior parte delle malattie cardiache, eccetto quelle legate al funzionamento delle coronarie».

Il CardioVan 

È nato per questo tre anni fa il CardioVan della Fondazione Cardioteam, che ha coinvolto nella sua campagna informativa per la prevenzione delle malattie cardiovascolari oltre 30.000 persone, salvando grazie agli screening “on-the-road” ben 400 persone (pari al 4% del totale di individui monitorati) ai quali è stato diagnosticato un aneurisma dell’aorta ascendente o una malattia valvolare seria misconosciutala.

Le prossime tappe 

Le prossime tappe saranno dall’11 al 22 settembre a Novara in Piazza Gramsci, dal 25 al 30 settembre a Torino al Parco Ruffini e dal 2 al 13 ottobre a Vercelli in Piazza Pietro Paietta.

La Fondazione

La campagna di prevenzione cardiovascolare e diagnosi precoce denominata è stata ideata, progettata e realizzata dalla Cardioteam Foundation Onlus di Torino ed è una campagna totalmente autofinanziata: la Fondazione non ha mai beneficiato di fondi o contributi pubblici. «Questo semplice esame – spiega Marco Diena – sarebbe da consigliare a tutti, ma abbiamo dovuto fare la scelta di effettuarle alle persone più a rischio che sono appunto quelle tra i 55 e 75 anni. Non abbiamo fondi pubblici e quindi per proseguire gli screening sono essenziali le donazioni dei privati».

Una volta che una persona scopre di essere a rischio cosa succede?

«Viene riferito al medico curante – conclude Marco Diena – e poi viene visitato dagli specialisti. A volte abbiamo anche consigliato l’intervento in ospedale».

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