AlimentazionePrevenzione

Gli spaghetti ci salveranno dall’infarto?

Lo scenario diventa possibile, grazie ad una pasta speciale arricchita con i beta-glucani dell'orzo che migliorano l'afflusso di sangue al cuore

Prevenire i danni dell’infarto mangiando spaghetti, pennette e fusilli: il sogno di ogni ipocondriaco goloso potrebbe presto diventare realtà grazie a una pasta speciale, prodotta in Italia mescolando la semola di grano duro con una farina d’orzo particolarmente ricca di beta-glucano, una fibra alimentare “amica” del cuore.

Lo studio

Sperimentata con successo sui topi, questa pasta funzionale ha dimostrato di stimolare la formazione di veri e propri “by-pass” naturali, che continuano a portare sangue al cuore anche quando è soffocato dall’occlusione di una coronaria. A indicarlo sono i risultati pubblicati sulla rivista Scientific Reports dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Gruppo San Donato

Un alimento funzionale efficace

«Sino ad oggi, per aumentare il numero dei rami collaterali delle coronarie, sono state testate molteplici strategie invasive, ricorrendo all’uso di terapia genica e trapianto di cellule staminali», spiega il responsabile della ricerca Vincenzo Lionetti, coordinatore dell’Unità di Medicina Critica Traslazionale (TrancriLab) della Scuola Superiore Sant’Anna. “Questa – sottolinea l’esperto – è la prima volta che si favorisce la formazione di by-pass naturali attraverso un alimento funzionale, come la pasta con beta-glucano d’orzo».

Il meccanismo molecolare

Lo studio, condotto su topi dal cuore sano, dimostra che l’assunzione regolare della pasta funzionale stimola la crescita di nuove ramificazioni collaterali delle coronarie. Lo fa aumentando l’espressione di due molecole: il fattore di crescita vascolare VEGF, che favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, e la parchina, una proteina che protegge dagli effetti dell’ischemia quelle cellule che rivestono il lume delle coronarie.

Al bando i sensi di colpa

Buone notizie anche per le persone a rischio diabete e obesità: i risultati della ricerca indicano che l’assunzione giornaliera di pasta con beta-glucano d’orzo non induce resistenza all’insulina e non fa aumentare il peso corporeo.

di Elisa Buson

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