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Aifa: antibiotici fluorochinoloni devono essere prescritti con cautela

Il problema sono alcuni effetti collaterali gravi e invalidanti che possono comparire anche a mesi di distanza. Il medico deve valutare caso per caso

Perché gli antibiotici fluorochinoloni sono rischiosi? Secondo Aifa per alcuni effetti indesiderati. Ecco perché devono essere prescritti con grande attenzione. L’avvertimento arriva direttamente dall’Agenzia italiana del farmaco, in accordo con l’Agenzia europea per i medicinali. Tutte e due le autorità di regolamentazione dei farmaci avvisano che troppo spesso alcuni medici prescrivono questi antibiotici “al di fuori degli usi raccomandati”.

Perché gli antibiotici fluorochinoloni sono rischiosi: effetti collaterali anche permanenti

Qual è il problema? Questa categoria di farmaci ha effetti indesiderati molto rari, ma altrettanto gravi. L’Aifa li definisce “invalidanti, di lunga durata e potenzialmente irreversibili”. L’Agenzia del farmaco ha spiegato che la prescrizione deve avvenire “solo nelle indicazioni approvate e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi sul singolo paziente”.

Cosa sono gli antibiotici fluorochinoloni?

I fluorochinoloni sono farmaci antibatterici che hanno un’attività battericida nei confronti di diversi microorganismi. Per questo si definiscono ad ampio spettro d’azione. Proprio per questa caratteristica quando vennero scoperti, ci fu un grande entusiasmo da parte del mondo medico. Nel tempo però hanno dimostrato di essere suscettibili ad antibiotico resistenza e di avere appunto effetti collaterali anche gravi.

Quali sono gli antibiotici fluorochinoloni?

I principali fluorochinoloni sono:
  • ciprofloxacina,
  • delafloxacina,
  • levofloxacina,
  • lomefloxacina -moxifloxacina,
  • norfloxacina,
  • ofloxacina,
  • pefloxacina,
  • prulifloxacina,
  • rufloxacina.

Perché gli antibiotici fluorochinoloni sono rischiosi?

Gli effetti collaterali che preoccupano Aifa ed Ema riguardano soprattutto il comparto muscolo-scheletrico del nostro corpo. Le reazioni sono diverse e importanti. Si può andare da una tendinite, fino addirittura alla rottura del tendine. Tra gli altri effetti indesiderati troviamo:

Gruppo San Donato

  • difficoltà nel camminare,
  • stanchezza,
  • declino cognitivo,
  • disturbi del sonno,
  • dolore alle estremità,
  • neuropatie,
  • depressione,
  • allucinazioni,
  • psicosi,
  • disturbi sensoriali.

Per quali malattie non devono essere prescritti?

Diversi studi scientifici hanno dimostrato questi effetti. Di conseguenza i medici non devono prescriverli a quei pazienti che abbiano avuto:

  • reazioni avverse gravi con un antibiotico chinolonico,
  • pazienti con infezioni non gravi come faringiti, tonsilliti e bronchiti acute,
  • infezioni da lievi a moderate, incluse cistite non complicata, esacerbazione di bronchite cronica, rinosinusite batterica acuta e otite media acuta,
  • per prevenire la diarrea del viaggiatore o le infezioni ricorrenti del tratto urinario inferiore.

Queste indicazioni non valgono se il pazienti non possa assumere altri antibiotici. I pazienti più a rischio sono gli anziani, chi assume anche corticosteroidi, persone con insufficienza renale, pazienti che abbiano subito trapianti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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