Benessere

Yoga: come avvicinarsi a questa filosofia di vita

Disciplina orientale, consiste in un insieme di posizioni e movimenti che permettono di abbandonarsi ad un benessere fisico e mentale

Unione di corpo, mente e spirito. È questo il significato che si cela dietro allo yoga. Ormai vera e propria “filosofia di vita”, questa disciplina nasce in India più di duemila anni fa e consiste in un insieme di esercizi, posizioni e movimenti che permettono all’essere umano di abbandonarsi a una condizione di benessere fisico e mentale. Può essere praticato in gruppo o singolarmente e ne esistono diverse discipline, da quelle più energiche a quelle più rilassanti. In occasione della Giornata internazionale dello yoga, Ok salute vi svela perché iniziarlo, quale scegliere e come avvicinarsi a questa pratica in base al proprio “io”.

Perché iniziare

Lo yoga è un’attività sportiva adatta a chiunque, uomini o donne, giovani o adulti, atleti o sedentari, e apporta notevoli benefici sia al corpo sia alla mente. «C’è questo falso mito che lo yoga non sia faticoso. In realtà non è affatto così perché durante una lezione non si è mai fermi e il fisico è sempre messo alla prova. È dimostrato che questa disciplina migliori la postura, la flessibilità e la muscolatura, sempre sollecitata dai piegamenti e dalle diverse posizioni, oltre al fatto che sia un antistress naturale in grado di favorire una sensazione di relax e consapevolezza, una migliore gestione delle emozioni e del sonno» spiega Carol Enrico, insegnante di Yoga e personal trainer a Milano.

Gruppo San Donato

Come tutte le discipline olistiche, per praticarlo ci vuole tempo, pazienza e costanza. La regola numero 1 è trovare il proprio stile in base alle singole esigenze, alla personalità e soprattutto al tempo che si può dedicare a questa pratica.

Gli stili principali

HATHA
«“Ha” significa sole, che è il sole del nostro corpo, cioè l’anima, e “tha” significa luna, che è la nostra coscienza. L’energia del sole non si attenua mai, mentre la luna svanisce ogni mese e poi di nuovo da luna nuova ridiviene piena

Uno tra gli stili più famosi e moderni, l’Hatha Yoga è ideale per i principianti che hanno la curiosità o il desiderio di avvicinarsi a questa disciplina. Detto anche lo “yoga della forza”, si basa principalmente sull’esecuzione di posizioni (asana) e tecniche di respiro (pranayama) che introducono le basi dello yoga e spingono verso una maggiore consapevolezza del proprio corpo e controllo della mente, sempre pronta a distrarsi e divagare. «È un primo step, perfetto per chi non conosce questo mondo. La pratica, lenta e rilassante, aiuta a concentrarsi su sé stessi e su alcune tecniche di respirazione che nel tempo apportano notevoli benefici psicofisici», continua l’insegnante.

VINYASA
Più dinamico e attivo, il Vinyasya yoga consiste in un insieme di movimenti e posizioni effettuati con una respirazione sincronizzata (trama yama). Tutto ha inizio con il saluto al sole, la quale prevede il passaggio dalla Posizione del Cane che Guarda in Basso (Adho Mukha Svanasana) alla Posizione dei Quattro Appoggi (Chaturanga), alla Posizione del Cane che Guarda in Alto (Urdhva Mukha Svanasana), con ritorno finale alla postura d’inizio. È lo stile ideale per chi è già allenato, ma cerca qualcosa di più fisico e meno “spirituale”.Il potere di questo stile sta nel migliorare le prestazioni sportive, oltre ad aumentare la concentrazione e il benessere psicofisico. Enrico spiega infatti che «spesso viene abbinato ad altre attività come il crossfit o la palestra proprio perché lavorando sulla mobilità, migliora la tecnica e di conseguenza la prestazione fisica».

Tipologie simili sono l’Ashtanga e il Power Yoga. Il primo, più intenso, è caratterizzato da un ritmo veloce e una sequenza da compiere, quasi come in un gioco a livelli. È quindi adatto a chi ama mettersi alla prova e “salire sempre più in alto”. Il secondo, invece, molto vicino allo stile occidentale, è la forma di yoga più famoso e praticato. Nato negli anni ’90, è molto fisico, con tempi minimi dedicati alla meditazione.

NIDRA
“Nidra” in sanscrito significa “sonno”. A idearlo è stato il maestro contemporaneo Swami Satyananda Saraswati che, ispirandosi a tecniche di origine tantrica, ha osservato come durante lo stato che precede il sonno, la mente sia particolarmente “ricettiva”. Viene infatti praticato la sera, proprio perché induce all’addormentamento e al sonno. «La sensazione è la stessa che si prova quando ci si sta per addormentare. Il corpo si abbandona, ma si è comunque vigili e coscienti di sé stessi» sottolinea Enrico. È la disciplina adatta a chi vuole approcciarsi alla meditazione, a chi ha bisogno di allentare le tensioni e lo stress della vita quotidiana, oppure a chi desidera imparare ad avere maggiore controllo sulle proprie emozioni.

Tra le altre discipline, figurano anche lo Iyengar, che utilizza diverse attrezzature come mattoni e cinghie, il Bikram yoga, eseguito in una stanza molto calda, per permettere il rilassamento dei muscoli e promuovere la sudorazione, il Kundalini e il Viniyoga.
A prescindere dalla disciplina scelta, vale ricordare che «ogni espirazione corrisponde a un movimento, per cui per chiunque decida di avvicinarsi a questa disciplina, la concentrazione deve fare da padrona» conclude l’insegnante.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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