Salute

Edema alle corde vocali: cause, cure e intervento

Il rigonfiamento dei lembi muscolari responsabili della fonazione si può risolvere con terapie farmacologiche, logopedia o con operazioni chirurgiche

Edema alle corde vocali: il focus è a cura di Marco De Vincentiis, che a Roma è direttore dell’unità operativa complessa di otorinolaringoiatria al Policlinico Umberto I, coordinatore della scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria e presidente del corso di laurea in logopedia dell’Università La Sapienza.

Le corde vocali sono due lembi muscolari e tendinei rivestiti da una mucosa, all’interno della laringe. È l’ondulazione di questa mucosa a dare origine alla voce. Nel caso di un trauma può crearsi un rigonfiamento (edema) in una zona del bordo delle corde vocali, dovuto a versamento di siero, la parte acquosa del sangue. A questo punto le corde vocali non hanno più un buon contatto durante la vibrazione e la voce comincia a risuonare sporca, soffiata, roca, con un progressivo impoverimento anche del timbro, che diventa più opaco e sfibrato.

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LE CAUSE.

Fra le cause più comuni c’è uno sforzo improvviso ed eccessivo delle corde vocali, motivo per cui l’edema colpisce spesso chi fa ampio o prolungato uso della voce a volumi elevati, come i cantanti, i conduttori televisivi, gli insegnanti o i commercianti di strada. Ma l’origine può anche essere un uso tecnicamente imperfetto della voce, in particolare quando non si parla usando a dovere il diaframma (il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale) e si stressano in sua vece le corde stesse. All’edema possono concorrere anche fattori d’altro genere, come il fumo, il reflusso gastroesofageo, la ritenzione idrica, lo stress. Un edema non risolto può dare origine a un polipo, cioè una proliferazione della mucosa che riveste le corde vocali.

LA DIAGNOSI.

Per la diagnosi occorre una visita foniatrica da un otorinolaringoiatra con esecuzione di esami specifici come la laringostroboscopia e la videolaringoscopia.

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I FARMACI.

L’edema in fase acuta può essere affrontato con farmaci cortisonici per un periodo in genere non superiore ai 15 giorni, con compresse di escina (estratto di ippocastano) o di arnica. Altri rimedi naturali, come le inalazioni di vapore, possono dare un sollievo immediato, ma non sono risolutivi.

LA LOGOPEDIA.

Appositi esercizi, anche in abbinamento alla terapia farmacologica, aiutano a ripristinare l’equilibrio della voce e possono far riassorbire l’edema, correggendo soprattutto l’errore funzionale che ha portato alla patologia. Queste tecniche possono portare a risultati ottimi. Il ciclo di sedute si può fare dietro prescrizione medica in convenzione con il Servizio sanitario nazionale.

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LA CHIRURGIA.

Quando l’edema non si riassorbe, o sono presenti polipi, è necessario ricorrere alla chirurgia: l’intervento, in laringoscopia, può essere eseguito con pinze e forbici oppure con il laser: in ogni caso avviene in day hospital e in anestesia generale. Già il giorno dopo l’operazione è possibile parlare, con attenzione: l’otorinolaringoiatra valuterà i tempi di un’eventuale riabilitazione con logopedista.

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