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Vita di coppia: lo sport fa bene all’amore?

In coppia nella vita e nello sport: «Per noi la vecchiaia condivisa è uno stato di felicità, fisica e psicologica» raccontano Roberto e Clara, atleti plurimedagliati alle Olimpiadi dei 50&Più

Lo sport fa bene all’amore? Per Roberto e Clara la risposta è sì, a qualsiasi età. Lo sanno bene i due coniugi e atleti che hanno partecipato con successo alla 23esima edizione delle Olimpiadi dell’associazione 50&Più che si sono svolte lo scorso settembre a Marina di Pisticci, in provincia di Matera. I loro risultati parlano da soli: Roberto Marchesi, 69 anni, ha conquistato due ori nel nuoto (a rana e stile) e uno nella marcia, oltre a un bronzo nella bicicletta; Clara Mattiello, 69 anni, ha vinto un oro nella corsa, uno nella marcia e un argento nel ping pong. Ci hanno raccontato come lo sport aiuti il benessere del corpo e anche della vita di coppia.

Roberto, qual è stato il suo approccio allo sport?

Lo sport fa parte della mia vita da sempre. A 8 anni i miei genitori mi hanno iscritto a nuoto e da allora è iniziata la mia attività sportiva. Ho imparato a conoscere il mio corpo e come funzionano i muscoli, ad agire per potenziare la mia performance. A 18 anni ho partecipato a due Olimpiadi militari nella disciplina del Pentathlon, faccio alpinismo, sci alpinismo, pratico immersione sotto i ghiacci e archeologia subacquea.
Mi alleno tutti i giorni alternando, insieme con mia moglie Clara, 10 chilometri di corsa e 30 minuti di marcia due volte alla settimana, nuoto (due volte a settimana), inoltre facciamo 300 addominali al giorno e giochiamo a ping pong ogni sera.

Gruppo San Donato

Quest’anno avete ottenuto ottimi risultati alle Olimpiadi di 50&Più, com’è stata questa esperienza?

Cinque anni fa abbiamo partecipato per la prima volta, insieme, alle Olimpiadi dell’associazione 50&Più della quale siamo soci. Quest’anno, ad agosto, poco prima di gareggiare, ci siamo fatti male entrambi, io alla caviglia e mia moglie al ginocchio e avevamo quasi deciso di non partecipare. Poi, guardando le Paralimpiadi, e l’impegno e la tenacia di quei fantastici atleti, ci siamo convinti che i nostri piccoli infortuni potevano essere superati con facilità e così ci siamo iscritti alla competizione. Sono gare brevi, ma impegnative, quest’anno mi sono piazzato primo assoluto, come l’anno scorso e tre anni fa. Sono grandi soddisfazioni e condividere un’esperienza così intensa con mia moglie è per me meraviglioso.

Clara, che cosa significa per lei fare sport?

Non sono un’atleta come mio marito, anzi ho iniziato a praticare sport, in particolare atletica leggera, abbastanza tardi. Avevo 50 anni e prima di allora, a parte qualche camminata in montagna, non avevo mai preso sul serio l’attività fisica. Quando ho iniziato a correre, quasi per gioco, così tanto per provare, ho capito che quello era il mio sport e che fino ad allora mi era sempre mancato qualcosa. La corsa mi dona equilibrio, benessere all’anima, non soltanto al corpo. Se sono di buonumore, se sono una persona equilibrata, anche sul lavoro (sono tecnico radiologo) lo devo certo al mio carattere, ma soprattutto allo stile di vita e allo sport. È importante che ogni persona trovi il proprio sport, l’attività che lo fa stare bene con se stesso e con il resto del mondo.

Vita di coppia, in due è meglio?

Ho sempre corso da sola, poi ho scoperto che allenarmi con mio marito era ancora più bello, in due si condivide la fatica, ma anche la gioia di un traguardo raggiunto. Ora che i figli sono usciti di casa, e ci alleniamo tutti i giorni insieme con l’obiettivo di gareggiare, ma non solo, è come se fossimo tornati adolescenti. Per noi la vecchiaia condivisa è uno stato di felicità, fisica e psicologica. Una coppia deve condividere certe passioni, e per noi è lo sport.
Facciamo tutto insieme, anche pianificare le Olimpiadi di 50&Più del prossimo anno, che si svolgeranno a Olimpia. Sarà un’esperienza impagabile, soprattutto per me che ho fatto studi classici.

Roberto, quali sono i benefici di praticare sport nella terza età?

La prima regola è di osservare un’alimentazione corretta ed equilibrata, con il giusto apporto di nutrienti, e all’occorrenza d’integratori. Bisogna alzarsi da tavola con ancora un po’ di fame, mai troppo sazi. Lo sport è importante a ogni età, bisogna fare attività fisica a secondo delle proprie possibilità fisiche e psicologiche. Non dico che tutti debbano fare ogni giorno 10 chilometri di corsa, a 70 anni, ma muoversi è indispensabile per mantenere fisico e cervello in forma e in salute. Anche una corsetta o una camminata a passo veloce vanno benissimo, o il nuoto. L’importante è muoversi.

Eliana Canova

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