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I cardiologi americani: via lo zucchero dalla dieta dei bambini

Fino ai due anni zuccheri aggiunti vietati. Dopo ne sono "tollerati" sei cucchiaini scarsi al giorno. Dito puntato contro succhi di frutta e bibite gasate

Via lo zucchero dalla dieta dei bambini. Per la prima volta l’associazione dei cardiologi americani, la potente American Heart Association, detta regole precise per l’assunzione del tanto amato zucchero per bambini e adolescenti.

Le nuove linee guida, pubblicate su Circulation, il giornale dell’associazione, escludono completamente lo zucchero per i bambini dagli zero ai due anni. Si parla ovviamente di zuccheri aggiunti, quindi nessun problema per la frutta o il latte, ma sono da evitare i gelati e i succhi di frutta, a meno che non si tratti di estratti. Inoltre le preferenze di gusto si sviluppano da subito, così limitare gli zuccheri aggiunti può aiutare i bambini a preferire cibi più sani, come la frutta e la verdura.

Gruppo San Donato

Quelli tra i 2 e i 18 anni invece dovrebbero limitarsi a mangiare o bere meno di sei cucchiaini di zuccheri aggiunti al giorno, ovvero 25 grammi, cioè cento calorie. Le calorie di cui hanno bisogno i bambini vanno dalle 1.000 al giorno per i piccoli di due anni fino alle 2.400 per le ragazzine tra i 14 e i 18 anni. I loro coetanei maschi ne necessitano 3.200.

Idefics, una ricerca europea del 2015, indica che i bambini italiani tra i 2 e i 9 anni mangiano 87 grammi di zuccheri al giorno. Tanto, anche se comunque inferiore alla media europea che sfiora i 100 grammi, 97 per l’esattezza.

Del resto una pioggia di studi scientifici ha dimostrato che l’abuso di zuccheri durante l’infanzia aumenta notevolmente il rischio di problemi cardiaci, oltre ad incrementare la probabilità di essere obesi e ipertesi in età adulta. Si alza anche la possibilità di ammalarsi di diabete di tipo 2: i bambini che mangiano cibi con zuccheri aggiunti possono diventare insulino resistenti, precursore proprio del diabete di tipo 2.

Dal luglio 2018 le aziende alimentari dovranno indicare chiaramente quanto zucchero contengono i loro prodotti, in modo che il consumatore si possa informare con grande facilità. Sempre nel 2018 nel Regno Unito le bibite zuccherate saranno tassate. Anche alcuni stati americani hanno seguito questo esempio, oltre ai Paesi scandinavi, Francia, Belgio e Messico.

L’American Heart Association punta il dito soprattutto sulle bibite zuccherate: i bambini devono bere al massimo poco meno di 300 millilitri di questo tipo di bevande alla settimana. Insomma meno di una lattina, che generalmente contiene 330 millilitri. D’altronde i rischi nascosti dentro le bottigliette sono ormai confermati da diverse ricerche internazionali.

I cardiologi americani chiedono ai genitori di evitare i cibi processati, perché nascondono grandi quantità di zuccheri, compresi i cereali per bambini.

Francesco Bianco

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