Psiche e cervelloSalute Mentale

Chi usa Facebook vive più a lungo

Il social network è un elisir di giovinezza se viene usato per coltivare amicizie reali e non solo virtuali

Postate, gente, postate. Taggate, non fermatevi, cliccate “like” e chattate con i vostri conoscenti. Non bannate il vostro vecchio compagno di scuola, perdete del tempo per chiacchierare con quella persona interessante che avete conosciuto al mare. Chi usa Facebook per coltivare le amicizie vere, nel mondo reale, vive più a lungo. Lo dimostra uno studio condotto su 12 milioni di persone, pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) dall’Università della California a San Diego.

«Le interazioni online sembrano essere salutari, quando sono moderate e complementari alle interazioni offline nel mondo reale», spiega il ricercatore William Hobbs. «D’altra parte – aggiunge ammonendo gli “smanettoni” – sembra esserci una correlazione negativa per quei soggetti che passano tanto tempo online senza però essere legate alle persone in altro modo».

Gruppo San Donato

Da decenni è noto che avere una fitta rete di relazioni sociali si associa ad un’aspettativa di vita più lunga, ma poco o nulla si era finora verificato per quello che riguarda le amicizie online. Analizzando i dati relativi a 12 milioni di utenti californiani di Facebook, incrociati con quelli dei registri dei decessi, i ricercatori hanno verificato per la prima volta quanto questo principio sia vero anche nel mondo dei social network. Il primo lampante risultato, basato sui dati di un intero anno, è che gli utenti di Facebook hanno circa il 12% di probabilità in meno di morire rispetto a chi non usa il social network. Differenze però emergono anche all’interno della comunità online: ad avere una maggiore aspettativa di vita sono le persone più attive sulla piattaforma e, tra queste, le più “in salute”’ sembrano essere quelle che hanno anche un livello alto di integrazione sociale nella vita vera (parametro testimoniato da più foto e partecipazione a eventi).

«L’associazione tra longevità e reti sociali è stata identificata nel 1979 da Lisa Berkman e da allora è stata confermata centinaia di volte», commenta James Fowler, uno degli autori dello studio. «Le relazioni sociali – aggiunge – sembrano essere un dato predittivo sull’aspettativa di vita proprio come il fumo, addirittura più preciso di quanto non lo siano l’obesità e la mancanza di attività fisica. Quello che stiamo aggiungendo con questo studio è che anche le relazioni online sono associate alla longevità».

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Cervello: i “like” su Facebook nei teenager sono come il cioccolato

Scoperti i neuroni “Facebook” che ci spingono a raccontarci sui social

Facebook è come la cocaina

Anziani meno soli e più attivi con Skype e Facebook

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio