BambiniPediatria

Tuo figlio fa la pipì a letto? Ecco cosa fare e non fare

L'enuresi è un disturbo molto comune in età pediatrica, ma con il dialogo, la collaborazione e la pazienza un genitore può fare molto per aiutare il proprio bambino

Svegliarsi la mattina e trovare il letto del proprio bambino bagnato è una situazione con cui molti genitori devono fare i conti. Disturbo conume in età pediatrica, l’enuresi riguarda i bambini di età superiore ai 5 anni ed è caratterizzato dalla perdita involontaria di pipì durante la notte con una frequenza di due o più volte a settimana. Per questi bambini ormai “grandi”, che iniziano ad andare a scuola e hanno più occasioni di dormire in compagnia degli amichetti, continuare a fare la pipì a letto può diventare fonte di vergogna, paura e preoccupazione. Nel trattare questo disturbo, oltre alle terapie consigliate dai pediatri, pazienza e collaborazione da parte dei genitori sono fondamentali. Come spiega bene Pediatria, il magazine della Società Italiana di Pediatria (Sip), il dialogo con il bambino è importante, così come non affrontare mai il problema con agitazione o rabbia, colpevolizzando il piccolo. Ecco un elenco di consigli per orientarsi e sapere cosa fare e non fare di fronte all’enuresi.

COSA FARE

Gruppo San Donato

Condividere la propria esperienza: se un genitore da piccolo ha sofferto di enuresi è giusto che ne parli con il figlio, che si renderà conto che il problema è risolvibile e non durerà per tutta la vita.
Dire al bambino che non è solo, supportarlo e rassicurarlo spiegandogli che bagnare il letto è una condizione comune tra i più piccoli.
Coinvolgere il bimbo in ogni decisione cercando di capire insieme a lui quale sia il momento e il modo migliore per affrontare il problema.
Far compilare al bambino un calendario delle notti asciutte e bagnate (magari con i simboli del sole quando non fa la pipì e della nuvoletta quando la fa) per responsabilizzarlo.
Educare il bambino a bere solo quando ha sete e a non esagerare con l’assunzione di liquidi, soprattutto la sera.
Scegliere acque minerali a basso contenuto di calcio.
Risolvere la stipsi, quando presente.
Fare training vescicale.
Abituare il bambino a fare la pipì in modo corretto, svuotando tutta la vescica;
– Occhio anche al cibo: evitate bevande gasate o contenenti caffeina ed evitate cibi ricchi di calcio o troppo salati, soprattutto a cena.
Fate diventare un’abitudine fare la pipì prima di andare a dormire.
– Coinvolgete il bambino nella pulizia quando bagna il letto, così lo responsabilizzerete facendogli capire che non si tratta di una punizione.
Attenzione all’igiene del sonno: assicuratevi che il bambino dorma il tempo necessario (un cervello stanco non si sveglierà con lo stimolo a urinare) e che non solo la quantità, ma anche la qualità del sonno sia garantita.
Non esitate a consultare il vostro pediatra se avete dubbi o necessitate di chiarimenti.

COSA NON FARE

Agitarsi: non perdete la calma. Ricordatevi che la pipì a letto può anche correggersi spontaneamente e non è associata ad alcuna patologia.
Rimproverare il bambino e dargli la colpa: le accuse non lo aiuteranno a non bagnare più il letto.
– Punire il bambino: le punizioni aggravano solo la situazione facendo leva sui sensi di colpa, la vergogna e l’imbarazzo già provati dal bambino (non dimenticate che non è colpa sua e che la volontà del piccolo non può niente sul disturbo!).
– Prendere in giro il bimbo con fratelli, parenti o amici.
– Parlare con leggerezza del problema con estranei, mettendo in imbarazzo il bambino.
Non cogliere richieste di aiuto: se si ha il sospetto che il bambino possa essere vittima di episodi di violenza o di bullismo, cercate di indagare, chiedere e ascoltare ciò che cerca di comunicare.
– Impedirgli di dormire fuori casa: non limitate il bambino, ma ricordate insieme a lui le regole da seguire per non bagnare il letto fornendogli un cambio extra di mutandine e pigiama e avvertendo gli adulti che saranno con lui.
– Svegliare il bambino: non solo non serve, ma appare come una punizione che può avere delle ricadute sulla qualità del sonno e dal punto di vista psicologico, rendendo solo il bambino più irritabile e stanco.
Meglio non utilizzare il pannolino: è comodo, ma non aiuta a risolvere il problema e incoraggia il piccolo a rifugiuarsi in comportamenti infantili.

Tratto da Pediatria n 7/8 2015

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Tuo figlio fa la pipì a letto? Ecco cosa fare

Ossiuri, quando i bambini hanno i vermi. Che fare?

La pipì ha un cattivo odore? Scopri le possibili cause

Bimbo irrequieto? Forse gli brucia fare la pipì. Ecco i 5 segnali delle infezioni

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio