CervelloSalute Mentale

Perché non ridiamo se ci facciamo il solletico da soli?

Ecco perché reagiamo solo se il solletico ce lo fa qualcun altro. Il motivo? Il cervelletto sa sempre tutto ed essendo il solletico un meccanismo di difesa, non c'è alcuna reazione quando ce lo facciamo da soli

Perché se ci facciamo il solletico da soli non abbiamo alcun effetto? Al limite sentiamo un leggero brivido, ma di sicuro non scoppiamo in una risata incontenibile, come invece succede a molti di noi quando è qualcun altro a farci il solletico. La ragione sta nel cervelletto, chiamato così proprio perché sembra un piccolo cervello e si trova dietro la nuca.

A rivelarlo uno studio della University College of London che ha dimostrato come il cervelletto sia capace di anticipare le sensazioni provocate da qualcuno che ci fa il solletico. Sapendo perfettamente quando siamo noi stessi a farci il solletico, il cervelletto annulla la reazione, che invece comanda quando lo stimolo arriva da un’altra persona. In realtà è la corteccia cerebrale a reagire, ma il cervelletto blocca i riflessi.

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Il motivo? Il cervelletto sa dove si trovano le nostre mani e sa anche cosa stanno facendo in ogni momento. Quindi anche se ci passiamo leggermente le dita sotto i piedi fa partire l’ordine di annullare qualsiasi reazione.

Per averne conferma i ricercatori inglesi hanno utilizzato un braccio telecomandato con il quale hanno solleticato alcuni volontari. Il braccio meccanico però veniva azionato da chi ha partecipato al test. C’era però un po’ di tempo tra l’ordine di muoversi che veniva dato a questo braccio e il solletico. In questo modo il cervelletto non sapeva quando le dita meccaniche avrebbero toccato il corpo dei volontari e quindi essendo sorpreso c’era la reazione classica: risate per alcuni, fastidio per altri.

Si è quindi scoperto che la reazione al solletico è né più né meno un meccanismo di difesa. Il cervello segnala che una parte sensibile del nostro corpo è toccata da qualcuno.

Francesco Bianco

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