Salute

Occhi di fuori e vista doppia: come si cura l’esoftalmo

Le orbite sporgenti e le difficoltà di visione possono essere una conseguenza del morbo di Basedow, una forma di ipertiroidismo

Occhi in fuori, sguardo sbarrato e in certi casi difficoltà a chiudere le palpebre. È l’esoftalmo, uno dei sintomi più eclatanti che possono accompagnare il morbo di Basedow o malattia di Graves, una forma di ipertiroidismo con una forte componente autoimmunitaria: il sistema difensivo dell’organismo, cioè, si scatena per errore contro la tiroide e determina una produzione incontrollata di alcuni ormoni (T3 e T4). Per diagnosticare la patologia servono dosaggio degli ormoni tiroidei e degli anticorpi, ecografia della ghiandola e in alcuni casi scintigrafia tiroidea.

«Il morbo di Basedow, che include tra i suoi sintomi agitazione, ansia, insonnia, tachicardia, tremori e calo di peso, può provocare in un terzo dei pazienti un’infiammazione modesta o severa dell’apparato muscolare orbitario (oftalmopatia od orbitopatia)», spiega Lelio Morricone, direttore dell’unità operativa di diabetologia e malattie metaboliche al Policlinico San Donato (Milano). «Nel ventaglio di manifestazioni, ci sono lacrimazione eccessiva, fotofobia (fastidio per la luce), sensazione di occhi secchi (sabbia negli occhi) e bruciore. Solo in alcuni casi si arriva all’esoftalmo, che determina sporgenza degli occhi e difficoltà a muoverli, con conseguente diplopia (si vede doppio)».

Gruppo San Donato

Ecco come si può affrontare:
Cortisone
Ginnastica oculare
Radioterapia
Chirurgia

CORTISONE
«In genere, per la cura di esoftalmo e oftalmopatia si ottengono buoni risultati in fase acuta grazie all’effetto immunosoppressore del cortisone», dice Morricone. «Per alcuni mesi è somministrato in dosi elevate per via endovenosa in centri specialistici, monitorando i possibili effetti collaterali».

Gli altri rimedi
Ginnastica oculare
Radioterapia
Chirurgia

GINNASTICA OCULARE
«Gli esercizi di ortottica non determinano alcun beneficio e l’eventuale miglioramento spontaneo è da imputarsi alla regressione dello stato infiammatorio», spiega Dario Surace, primario di oculistica all’ospedale di Rovereto (Trento) ed esperto di patologie agli occhi dovute alla malattia di Basedow.

Gli altri rimedi
Radioterapia
Chirurgia

RADIOTERAPIA
«Porta a benefici importanti la radioterapia a bassi dosaggi nel 60% dei casi (e anche oltre se abbinata al cortisone)», continua Surace. «In dieci sedute i raggi X, le stesse radiazioni usate contro i tumori, distruggono una parte dei linfociti presenti in eccesso nelle fibre muscolari e responsabili dell’infiammazione orbitaria. Questo consente all’occhio di guarire, a volte anche in modo definitivo. Bisogna rivolgersi a centri specializzati con un’ampia esperienza nella radioterapia sugli occhi. Gli effetti collaterali in genere si riducono a una blanda congiuntivite, curabile con i colliri».

Gli altri rimedi
Chirurgia

LA CHIRURGIA
«Se le altre terapie non hanno dato risultati, si può intervenire per alleviare i danni legati all’esoftalmo», conclude Morricone. «Per esempio, riportando le palpebre nella posizione normale».
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Ultimo aggiornamento: 28 aprile 2011

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