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Inquinamento acustico: i consigli per una città a “misura d’orecchio”

Ecco quali sono i passi da compiere per ridurre il frastuono urbano e rendere le città più vivibili

Addio rumore urbano!

inquinamento acustico

In fatto di inquinamento acustico gli italiani detengono un (triste) primato: tra tutti gli europei, sono quelli maggiormente esposti al rumore del traffico (49,4% contro una media del 42,9%). Non solo: un’indagine condotta da Amplifon in occasione della European Mobility Week (dal 16 al 22 settembre) ha reso noto il livello di decibel presente in 20 città del nostro Paese (se vuoi saperne di più leggi qui). È emerso che in alcuni casi il frastuono urbano sta superando la soglia massima consentita, cioè 90 decibel. Sicuramente il rumore cittadino rappresenta la sfida più grande per le città del futuro, anche se gli accorgimenti per renderle a “misura d’orecchio” potrebbero essere attuati già da ora. Ecco i 7 consigli di Guido Conti, Responsabile dell’Unità Operativa di Audiologia dell’Istituto di Clinica ORL, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

Più veicoli elettrici

Più veicoli elettrici

Esistono già, ma in giro se ne vedono ancora troppo pochi (a causa, forse, dei maggiori costi d’acquisto e della scarsa presenza di colonnine di ricarica). I veicoli elettrici – suggerisce il professor Conti – costituiscono il primo passo verso la riduzione dell’inquinamento acustico. Bisognerebbe diffonderli e favorirne l’uso, sia per il trasporto pubblico, sia per quello privato.

Gruppo San Donato

Sì a biciclette e mezzi pubblici

Sì a biciclette e mezzi pubblici

Oltre a essere più convenienti in termini economici, possono contribuire a ridurre il rumore urbano. Di cosa parliamo? Di biciclette e mezzi pubblici, ovviamente. Quando è possibile, è meglio optare per bici, tram e metropolitane anziché farsi “scarrozzare” dai veicoli a motore a scoppio (non elettrici) di uso privato.

Asfalto insonorizzante

Usare asfalto insonorizzante

A livello di mobilità urbana, si potrebbe incentivare l’impiego di asfalto insonorizzante e favorire la diffusione di pneumatici realizzati con materiali a bassa emissione sonora.

Far rispettare i limiti di velocità

Far rispettare i limiti di velocità

Un altro passo importante è quello di individuare le zone urbane ad alto inquinamento acustico da traffico, in modo tale da adottare e far rispettare i limiti di velocità adeguati. Dove possibile, si potrebbero installare dei sistemi di abbattimento del rumore, come ad esempio le barriere “frangi rumore”, e i trattamenti acustici di aree/ambienti scolastici.

Favorire il car sharing

Favorire il car sharing

Il Responsabile dell’Unità Operativa di Audiologia dell’Istituto di Clinica ORL, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, suggerisce la diffusione del “car sharing”: la condivisione dei mezzi di trasporto permetterebbe infatti di ridurre la densità del traffico e, quindi, l’entità del rumore urbano.

Aumentare il verde urbano

Aumentare il verde urbano

Un prezioso alleato per abbattere il rumore del traffico? Il cosiddetto “verde urbano”. Aumentare le zone “green”, soprattutto nei pressi delle abitazioni e degli edifici pubblici, consentirebbe di abbassare l’inquinamento acustico, grazie alla capacità fono-assorbente di alberi e piante.

Rispettare l’ambiente

Rispettare l'ambiente

Il professor Conti, infine, punta sulla cultura del rispetto dell’ambiente, compreso quello sonoro, così da evitare di trasformare i suoni da elementi in grado di aumentare il benessere delle persone a possibili rischi per la salute.

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