Salute

La camera iperbarica aiuta a riparare le ossa

L'ossigenoterapia iperbarica, fatta nelle apposite stanze stagne, serve ai sub per le decompressione o per l'intossicazione da monossido di carbonio. Ma è utile anche nei casi di osteonecrosi

Focus di Renato Moroni, responsabile del Centro di ossigenoterapia iperbarica presso l’Istituto clinico Città di Brescia.

L’ossigenoterapia iperbarica, o terapia con la camera iperbarica, utilizza una stanza stagna in cui la pressione atmosferica viene portata a livelli più alti rispetto alla norma. Solitamente è usata per la decompressione dai sub o per l’intossicazione da monossido di carbonio, ma può essere di grande aiuto per alcune malattie delle ossa. In particolare per l’osteonecrosi, cioè la morte delle cellule ossee per un insufficiente afflusso di sangue e quindi di ossigeno. Questa patologia può essere dovuta a diverse cause (terapia protratta con cortisonici, obesità, traumi), ma a volte ha un’origine sconosciuta.

Gruppo San Donato

COME FUNZIONA
Come funziona l’ossigenoterapia iperbarica? I pazienti si siedono in una cabina (la camera iperbarica), dove respirano ossigeno puro attraverso una mascherina. Durante la seduta, di circa un’ora e mezzo, possono leggere un libro o un giornale. Da una centrale di controllo, i medici e i tecnici aumentano la pressione all’interno della camera iperbarica, portandola fino all’equivalente di quella presente a 14 metri sotto il mare.

GLI EFFETTI
In queste condizioni, l’ossigeno si scioglie nel plasma, la parte liquida del sangue, raggiungendo più facilmente e in grande quantità ogni cellula dell’organismo, anche quelle in cui l’apporto di ossigeno garantito dall’emoglobina dei globuli rossi non è sufficiente. Si è calcolato che, all’interno della camera iperbarica, la quantità di ossigeno nel sangue può raggiungere un livello superiore di 15 volte rispetto allo standard. Tutto questo permette all’ossigeno di nutrire anche le zone danneggiate dall’osteonecrosi e di rivitalizzarle.

I TEMPI
Nel caso dell’osteonecrosi, in genere occorrono dalle 20 alle 40 sedute di ossigenoterapia iperbarica, che vengono rimborsate dal Servizio sanitario nazionale (Ssn).

QUALI PATOLOGIE SI CURANO
In ambito ortopedico, oltre all’osteonecrosi, con la camera iperbarica si curano le osteomieliti (infezioni dell’osso), le sindromi algodistrofiche (distrofie dolorose dell’osso) e i ritardi di consolidamento delle fratture.

CONTROINDICAZIONI
Non possono entrare nella camera iperbarica solo le persone con gravi scompensi cardiaci, gli epilettici e chi soffre di claustrofobia. La terapia è adatta anche ai bambini e agli anziani, purché siano in grado di compensare la pressione che si esercita sulle orecchie, con la deglutizione e altre tecniche.
Renato Moroni, responsabile del Centro di ossigenoterapia iperbarica presso l’Istituto clinico Città di Brescia.

OK Salute e benessere

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio