Salute

Come curare un anziano? Ci sono i corsi gratuiti per badanti e familiari

Organizzati in 9 Regioni dai geriatri della SIGG, spiegano tutto quello che serve: dalle iniezioni all'igiene quotidiana, dalla somministrazione dei farmaci alla burocrazia

Le fatiche di Ercole, a confronto, non sono niente. Trovarsi a gestire un anziano non autosufficiente è davvero un’impresa biblica. Dall’igiene quotidiana alla somministrazione dei farmaci, dalle iniezioni intramuscolari alla misurazione della glicemia, senza dimenticare poi le infinte code agli sportelli per richiedere il certificato di invalidità e l’indennità di accompagnamento.

Difficilmente i familiari dell’anziano arrivano pronti al momento del bisogno e, ciliegina sulla torta, spesso non lo sono neanche le badanti a cui si affidano: secondo i dati della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), su un milione di badanti attive in Italia, solo il 14% ha una formazione per l’assistenza sanitaria, mentre i caregiver familiari (circa due milioni) nel 40% dei casi sono essi stessi over-65 e spesso non sono in grado di fare iniezioni o ricordare la terapia del proprio caro, oltre a quella che seguono in prima persona.

Gruppo San Donato

Per fornire un valido aiuto e garantire un’assistenza di qualità agli anziani, i geriatri della SIGG organizzano corsi di formazione gratuiti per badanti e familiari di anziani non autosufficienti in nove Regioni: Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria, Sardegna e Lombardia.

«I nostri corsi si articolano in 12 ore di lezioni frontali suddivise in tre giorni, a cui si aggiungono circa 30 ore di lezioni online per consentire la formazione anche da casa», spiega il coordinatore del progetto, Paolo Falaschi, Responsabile dell’Unità di Geriatria dell’Ospedale Sant’Andrea-Sapienza Università di Roma. «Il progetto prevede l’addestramento dei partecipanti alle modalità di collegamento e navigazione nella piattaforma telematica dedicata, dove i corsisti troveranno ampio materiale di approfondimento dei contenuti discussi in aula, come i video didattici sulle tecniche di mobilizzazione e igiene dell’anziano. Al termine del corso – prosegue Falaschi – il caregiver conoscerà la rete dei Servizi Socio-Sanitari e sarà capace di accedere alle risorse territoriali, saprà identificare i bisogni e le problematiche fisiche, psicologiche, assistenziali e curative del paziente, grazie a conoscenze generali di educazione alimentare, abilità per la cura, l’igiene e il miglioramento dell’ambiente abitativo per favorire indipendenza, sicurezza e qualità di vita dell’anziano».

Sono gli anziani stessi, infatti, a non sentirsi perfettamente sicuri nelle mani dei caregiver, pur ritenendoli un punto di riferimento essenziale e irrinunciabile nella propria esistenza: dati SIGG indicano per esempio che un anziano su tre teme che la propria badante possa commettere errori nel somministrare i farmaci. Una preoccupazione fondata, visto che il 77% delle badanti è di nazionalità straniera e quindi alla scarsa formazione sanitaria si aggiungono gli inevitabili ostacoli correlati a una maggiore difficoltà di comprensione delle indicazioni mediche.

«I corsi SIGG sono pensati per loro, ma anche per tutti i familiari che si trovino a prestare aiuto ad anziani non più autosufficienti», sottolinea Nicola Ferrara, presidente SIGG. «Appena quattro persone su dieci fra chi si prende cura degli anziani sanno medicare una ferita o fare un’iniezione intramuscolo e tutto ciò aumenta i pericoli, soprattutto per i pazienti più complessi».

POSSONO INTERESSARTI ANCHE

Gli anziani si lamentano sempre degli acciacchi? C’è una ragione biologica

Anziani: l’apparecchio acustico può salvare il cervello?

Anziani a rischio demenza e Alzheimer con alcuni farmaci comuni

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio