Salute

Come far scendere la febbre nei bambini

Cosa fare quando tuo figlio scotta: i consigli del pediatra

È una scena tipica di febbre nei bambini: il bambino scotta e i genitori vanno nel panico, cercando di far scendere subito la temperatura. «È un errore, il calore è una reazione dell’organismo per difendersi, per uccidere i virus», dice Nicola Principi, pediatra dell’Università degli Studi di Milano.

Antipiretici

Gli antipiretici, come ribadito nelle nuove linee guida del britannico National Institute for Health and Care Excellence (Nice), vanno usati se il piccoletto è sofferente e solo quando la temperatura supera i 38,5 gradi.

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Come devono agire i genitori?

«Se continua a mangiare e a giocare anche con 39, si possono evitare i farmaci, che invece sono indispensabili quando il termometro si avvicina ai 40 gradi, con una storia alle spalle di convulsioni o in altri casi specifici segnalati dal pediatra», continua Principi. Le prime cose da fare in caso di febbre alta sono:

non tenere il piccolo imbacuccato (va coperto solo finché ha mani fredde e brividi, mentre la temperatura sale);
fargli bere acqua in abbondanza, in modo che non si disidrati.

I farmaci

«Mai accorciare il tempo tra le somministrazioni indicato sui bugiardini, di 4-6 ore per il paracetamolo e di 6-8 ore per l’ibuprofene, gli unici due antipiretici autorizzati sotto i sei anni», consiglia il pediatra Principi. «Non è necessario ridare il farmaco dopo quell’intervallo, a meno che il piccolo non sia di nuovo sofferente: l’obiettivo non è normalizzare la temperatura ma tenerla a freno. La formula migliore sono le gocce o lo sciroppo, dall’effetto più rapido, mentre le supposte sono da preferire se il bimbo non riesce ad assumere i farmaci per via orale, per esempio perché vomita».

No all’acido acetilsalicilico e agli antibiotici

Non va dato fino ai 12 anni, invece, l’acido acetilsalicilico. «La riduzione della febbre si ottiene in genere dopo 40-60 minuti dall’assunzione», dice Principi. «Non è il caso di forzare con spugnature di acqua ghiacciata sul corpo, perché possono rendere il bambino ancora più irritabile, mentre un panno freddo per qualche minuto sulla fronte può alleviare il mal di testa. Quanto agli antibiotici, non sono caramelle: non combattono i virus influenzali ma solo i batteri, e vanno sempre prescritti dal medico». L’abuso di questi medicinali, infatti, rischia di aprire la strada allo sviluppo di batteri resistenti nell’organismo, un problema reale che sta interessando una percentuale sempre più ampia della popolazione in tutta Europa.

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