Bambini

Alle Olimpiadi di Rio 2016 l’autismo si batte a colpi di spada

Otto ragazzi affetti da spettro autistico sono volati in Brasile per tifare la Nazionale maschile di spada: guarda il fotoracconto del loro viaggio

«Ciao Italia!»

«Ciao Italia!»E’ con un saluto scritto sulla sabbia dorata di Rio, che è cominciata l’avventura olimpica di otto ragazzi affetti da spettro autistico, volati in Brasile al seguito della Nazionale maschile di spada grazie al Progetto Rio 2016, l’iniziativa promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con Aita Onlus e Accademia Scherma Lia.

Sport e Vip

Sport e VipI ragazzi alloggiano nei pressi del villaggio olimpico e vivono in quattro appartamenti separati insieme ai medici accompagnatori della Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù. Le giornate scorrono via veloci tra una gara di scherma, una partita di beach volley, una gita nei luoghi storici di Rio e una visita casa Italia. E poi gli incontri con Fiona May, Andrea Lucchetta, Carlton Myers e tanti altri campioni, del presente e del passato.

Gruppo San Donato

Più autonomia

Più autonomia«Si tratta di un’esperienza fortemente formativa per i ragazzi», spiega Stefano Vicari, responsabile della Neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù. «Tutti i giorni la loro autonomia viene costantemente stimolata. Si tratta di un’esperienze vissuta da protagonisti».

Autismo e sport

Autismo e sportIl progetto Rio 2016 è «una iniziativa pioneristica nel suo genere, che in termini di inclusione sociale della disabilità ha dei risvolti importanti», afferma Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile del Bambino Gesù, maestro federale di scherma e mental coach della Nazionale. Il progetto, aggiunge Mazzone, «potrebbe contribuire ad un radicale cambiamento nell’integrazione di persone con autismo all’interno del contesto sportivo».

Scherma contro l’autismo

Scherma contro l'autismoL’integrazione è proprio l’obiettivo del progetto “Accademia Scherma Lia”: nato dalla collaborazione di “Progetto Aita Onlus” con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Bambino Gesù, coinvolge attualmente 15 bambini con disturbi dello spettro autistico che sono stati avviati alla pratica della scherma, insieme ad altri coetanei normotipici.

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