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Le tempeste solari potrebbero influenzare la nostra risposta immunitaria

Ricercatori Usa hanno scoperto un legame tra la periodicità del ciclo del Sole e il numero di casi di malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide

Potrebbe esistere un legame tra la periodicità delle tempeste solari e l’andamento dei casi di malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide. E’ quanto sembra suggerire una ricerca pubblicata su BMJ Open da un gruppo di ricerca statunitense che ha visto collaborare fianco a fianco medici e astrofisici.

Lo studio è nato dall’intuizione di Lisa Rider, un’esperta di malattie autoimmuni dei National Institutes of Health (NIH) americani: sfogliando i database della Mayo Clinic di Rochester, la ricercatrice ha notato che i casi di artrite reumatoide e di un’altra malattia autoimmune che colpisce le pareti delle arterie (chiamata arterite a cellule giganti) oscillavano con una periodicità di circa 10 anni. «Questo fatto mi ha incuriosito – spiega il marito Simon Wing, fisico della Johns Hopkins University – perchè poche cose in natura hanno una periodicità simile, e il ciclo solare è una di quelle».

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Per scoprire se dietro a questa strana coincidenza si nascondesse qualcosa di più, i ricercatori hanno raccolto i dati dell’attività solare degli ultimi 50 anni e poi li hanno messi a confronto con i 1.100 casi di artrite reumatoide e i 200 casi di arterite a cellule giganti registrati nello stesso periodo alla Mayo Clinic.

Hanno così scoperto che i casi di arterite a cellule giganti fanno registrare un picco nell’anno in cui il Sole si dimostra più capriccioso, emettendo grandi quantità di particelle cariche che arrivano a disturbare il campo magnetico terrestre; l’incidenza dell’artrite reumatoide, invece, crolla nell’anno di minore attività solare.

Secondo i ricercatori è ancora troppo presto per parlare di un rapporto causa-effetto tra attività solare e malattie autoimmuni, ma nell’attesa di ulteriori conferme scientifiche hanno già elaborato una teoria che potrebbe spiegare questo insolito legame. Secondo la loro ipotesi, le particelle cariche emesse dal Sole che arrivano a colpire la Terra potrebbero alterare la risposta immunitaria dei soggetti più predisposti riducendo la produzione di melatonina, un ormone dotato di proprietà antinfiammatorie, e aumentando la quantità di radicali liberi.

L’esistenza di un legame tra la risposta immunitaria e il ciclo solare potrebbe anche spiegare un’altra osservazione fatta in studi precedenti, ovvero che i casi di artrite reumatoide negli Usa sono più numerosi nelle zone geografiche maggiormente esposte agli effetti delle tempeste geomagnetiche.

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