Benessere

Rimedi contro la puntura di medusa

Cosa fare ed evitare se sfioriamo i tentacoli di questo animale velenoso, che abita nei nostri mari e non solo

C’è qualcosa di più fastidioso, durante un bagno in mare, di una puntura di medusa? Chi è stato sfiorato dai tentacoli di questo animale velenoso ricorda bene il bruciore e il prurito intenso avvertiti subito dopo. Sulla pelle, poi, può rimanere una zona eritematosa ed edematosa con possibile formazione di una bolla.

Rimedi contro la puntura di medusa: cosa fare subito dopo

Dopo una puntura di medusa, è necessario disinfettare immediatamente con acqua di mare. Si consiglia, poi, di eseguire una seconda procedura disinfettante con del bicarbonato, una volta rientrati in casa o in albergo. Bisogna, infine, applicare un gel a base di cloruro d’alluminio sulla zona irritata. Questo tipo di medicamento è il più indicato, sia per gli adulti sia per i bambini. Si può anche optare per un gel a base di cortisone, ma il suo effetto è tardivo perché agisce dopo 30 minuti. Le creme antistaminiche riducono la sintomatologia e la sensazione di prurito, ma sono fotosensibilizzanti perciò è meglio non utilizzarle se ci si espone al sole.

Gruppo San Donato

I prodotti anti-puntura di medusa funzionano?

Da qualche anno sono disponibili in farmacia prodotti anti-puntura di medusa. Sotto forma di pomate o gel, vanno spalmati sulla pelle un quarto d’ora prima di fare il bagno. Sono formulate studiando i meccanismi di protezione utilizzati dal pesce pagliaccio, una razza di pesce che ha una sostanza naturalmente repellente contro le meduse.

Queste creme si basano principalmente su 4 principi:

  • rendono scivolosa la pelle e di conseguenza difficile l’aggrapparsi dei tentacoli delle meduse;
  • confondono il meccanismo di ricognizione della medusa;
  • bloccano il sistema di attivazione delle cellule urticanti;
  • combattono la pressione osmotica che si forma all’interno dei nematocisti, che sono gli organi urticanti della medusa.

I prodotti medusa-repellenti sono un tentativo in più per stare tranquilli, anche se i loro effetti sono da verificare ulteriormente.

Cosa fare se la lesione è molto seria ed estesa

Per la puntura di medusa più importante bisogna rivolgersi al Pronto Soccorso. In seguito è consigliabile farsi vedere da un dermatologo che opterà per la terapia più indicata ed efficace, eventualmente anche per via orale.

Puntura di medusa: cosa non fare

Come suggerisce Susanna Esposito, Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia, dopo essere stati punti da una medusa non bisogna né strofinare la zona pruriginosa né grattarsi perché si correrebbe il rischio di mandare in circolo le tossine rilasciate.

È assolutamente sconsigliato utilizzare pinzette per rimuovere i frammenti dei tentacoli perché la possibile lacerazione dei tessuti provocherebbe la fuoriuscita di tossine. Non bisogna disinfettare con acqua dolce, acqua troppo fredda o ghiaccio né utilizzare ammoniaca, limone, aceto o alcol.

Non esporsi al sole dopo una puntura di medusa

In generale, è meglio non prendere il sole nei giorni successivi ai trattamenti farmacologici per evitare che la cute si macchi: la lesione è di tipo irritativo ed è consigliabile aspettare che la pelle si sia rigenerata.

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