BenessereFitness

Il raffreddore da fieno se ne va alle terme

Per chi soffre di rinite allergica, qualche giorno tra acque sulfuree o salsobromoiodiche è un toccasana

La primavera è per molti stagione di starnuti, occhi arrossati, lacrimoni, nasi che colano, narici tappate. I primi caldi invogliano a trascorrere qualche giorno fuori città ma chi soffre di rinite allergica deve stare attento alle scampagnate nei luoghi dove imperversano i pollini.
Contro il raffreddore da fieno una buona idea è trascorrere un weekend alle terme. La cura termale vera e propria, prescritta dal medico di base, dall’allergologo o dall’otorino e rimborsata dal Servizio sanitario nazionale, di norma prevederebbe un ciclo di trattamenti di 12 giorni una volta l’anno.

Le acque giuste: sulfurea e salsobromoiodica
Trascorrere qualche giorno in relax, immergendosi in una piscina d’acqua sulfurea o salsobromoiodica, consente di tenere a bada i sintomi della rinite allergica e di ridurre la frequenza con cui si ricorre ai farmaci antistaminici. I vapori di queste acque agiscono nelle cavità nasali proteggendo la mucosa che le riveste, stimolando le difese immunitarie locali e la corretta funzione del tappeto mucociliare del naso. La mucosa respiratoria, infatti, oltre ad accogliere numerose ghiandole a secrezione mista (muco e siero), presenta una sorta di moquette di cellule provvista di ciglia, che, con i loro micromovimenti, depurano l’ambiente dalle impurità.
«Le acque termali puntano a riattivare la funzione di autolavaggio, diciamo così, della mucosa che, nelle malattie croniche del naso, tende a scomparire o ad attenuarsi sensibilmente, provocando un continuo ristagno del muco all’interno del naso e dei seni paranasali», dice Corrado Borsi, specialista in otorinolaringoiatria e responsabile dei servizi otorinolaringoiatrici dell’Istituto Auxologico italiano a Milano (puoi chiedergli un consulto).

Gruppo San Donato

CONTINUA A LEGGERE

 

La cura termale aiuta a mitigare tutti i tipi di rinite (da quella vasomotoria all’allergica), però è bene precisare che dovrebbe in prevalenza riguardare le forme croniche: è proprio quando esiste un’infiammazione protratta nel tempo che i benefici si manifestano concretamente. In Italia sono molti gli stabilimenti che propongono cure con acque sulfuree e salsobromoiodiche. Per conoscere gli indirizzi del centro più vicino si può consultare il sito della Federazione italiana industrie termali.

Le cure contro le riniti allergiche
Contro i disagi delle riniti allergiche vengono prescritte irrigazioni e docce nasali.
L’irrigazione prevede l’utilizzo di una sonda, che immette la soluzione medicata nelle cavità nasali. In questo modo, il flusso liquido bonifica le fosse del naso, detergendo la mucosa e asportando in modo meccanico le secrezioni patologiche.
La doccia nasale micronizzata si esegue facendo aderire alle narici un’ampolla collegata a un apparecchio, che nebulizza la soluzione idrominerale.
Ha un grande vantaggio, quello di garantire una maggiore penetrazione del mezzo termale in anfratti difficilmente accessibili come i seni paranasali e le cavità all’interno delle ossa del massiccio facciale, comunicanti con le cavità nasali.
Edoardo Rosati – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2009

Chiedi un consulto ai medici termali di OK

TORNA AL DOSSIER SULLE ALLERGIE

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio