AnimaliBenessere

Cani e gatti allontanano lo stress

Ansia e tensione si attenuano se ad aspettarti a casa c’è un animale domestico. E le ricerche confermano: chi ha un cucciolo è più sereno, fa più attività fisica e invecchia meglio

Cani, gatti & co: l’effetto positivo degli animali domestici nelle vita dei loro padroni è stato dimostrato da centinaia di ricerche nel corso dell’ultimo mezzo secolo. Che, oltre al ruolo affettivo, hanno sottolineato anche quello terapeutico: al punto che dal 2003 la pet therapy è riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale italiano e della terapia con animali domestici si può usufruire in alcuni ospedali e case di riposo.

Ma la presenza di cani, gatti o conigli tra le quattro mura viene rivalutata soprattutto in un periodo come questo, in cui tra crisi economica e spettro della disoccupazione il livello dello stress segna picchi preoccupanti. Perché lisciare il pelo del barboncino o sentire le fusa del soriano scaccia via i pensieri negativi e induce serenità. La controprova arriva, per esempio, da uno studio recente condotto su oltre 200 persone da un team di psicologi delle Università di Miami e Saint Louis: chi possedeva un animale domestico godeva di una maggiore serenità interiore, migliore autostima e anche forma fisica. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of personality and social psychology e ha fatto il giro del mondo.

Gruppo San Donato

I PET SONO CALMANTI NATURALI
«È stato osservato in altre indagini che accarezzare cani e gatti contribuisce a regolarizzare il battito cardiaco, ad abbassare la pressione e, grazie al rilascio di endorfine, a diminuire lo stress», nota Angelo Gazzano, docente all’Università di Pisa al corso di laurea in tecniche di allevamento del cane di razza. «Insomma, i pet sono calmanti naturali, con scarse controindicazioni e senza posologia». Ma noi italiani, in fondo, non abbiamo mai avuto dubbi. Secondo il rapporto Eurispes 2011, il 41% delle famiglie, nel nostro Paese, possiede un animale domestico. Il 12%, addirittura, ne possiede almeno due. Il 48% ha adottato un cane, il 33% un gatto. Seguono pesci (4,9%), tartarughe (4,7%), volatili (4,1%), conigli (2,1%) e criceti (1,6%). Insomma: un piccolo esercito di animaletti e bestioline, per un totale di oltre 40 milioni di pet disseminati lungo tutto lo stivale.

BENEFICI PER I BEBÈ COME PER GLI ANZIANI
«I benefici che derivano dall’avere un cane, un micio, ma anche un canarino, una tartaruga o un pesciolino sono assolutamente trasversali, nel senso che valgono per il neonato come per l’anziano, per la casalinga come per l’uomo d’affari, per il single come per la coppia», dice lo psicologo Lorenzo Pergolini, esperto di pet therapy per la Pet Village Cooperativa Sociale di Senigallia e collaboratore della Fondazione ospedale Salesi di Ancona. «Prendiamo per esempio i bambini in età evolutiva. Capita spesso che parlino con il loro cane. Addirittura si confidano con lui, come farebbero con un fratellino o con un amichetto. L’animale non li giudica, e rappresenta un supporto importante per la loro crescita».

CONTINUA A LEGGERE

 

Provocano allergie? Sembrerà incredibile, ma secondo un ennesimo e recente studio pubblicato sulla rivista Clinical & Experimental Allergy, i quattrozampe dimezzano addirittura le possibilità che i bambini, in età adulta, sviluppino forme di allergia. Certo, quando nasce l’insofferenza al pelo, è meglio fare il vaccino. E i cucciolotti aiutano i piccoli pazienti: la pet therapy è una delle cure indicate nel caso delle cefalee infantili.

Fido è d’aiuto anche per la salute degli adulti. La britannica Deborah Wells, ricercatrice alla Queen’s University di Belfast, è arrivata alla conclusione che i proprietari di cani godono in generale di una salute migliore di chi non ne possiede. «I motivi sono spiegati in un articolo pubblicato dal British journal of health psychology: chi ha un collie, uno yorkshire o un bulldog fa più movimento, in media tre passeggiate al giorno, qualche corsetta e momenti di gioco, in casa come all’aperto», continua Gazzano. «Minuti di attività fisica che, nel computo di una vita sedentaria, fanno una grande differenza, come del resto dimostra il fatto che le persone con un amico a quattro zampe presentano mediamente livelli di colesterolo più bassi. Nel caso degli anziani, poi, i benefici sono amplificati dato che il giro con Fido è spesso l’unica occasione per fare due passi e incontrare altre persone. Dover preparare un pasto per il cane, il gatto o un altro animale, ricorda a chi è avanti con l’età di mangiare a ritmo regolare. Insomma, prendendosi cura di un pet, molte persone finiscono per prendersi cura anche di se stesse. E, nel caso di anziani soli, oltre alla compagnia un cane o un gatto rappresenta l’occasione di essere ancora attivi e di sentirsi utili».

UCCELLINI O CONIGLI,
ANTIDOTO AL MALUMORE
Un altro dato significativo è che i proprietari di animali domestici tendono a guarire più velocemente dagli acciacchi e dalle malattie. «Non soltanto da slogature e da influenze, ma anche da patologie che necessitano di un ricovero», assicura Gazzano. «Chi ha un compagno a quattro zampe che lo aspetta a casa tende a stare in ospedale meno degli altri. La ragione sta nella necessità, ma soprattutto nel desiderio, di tornare a prendersi cura del proprio amico».

Anche in famiglia barboncini o siamesi sono consigliati. Uccellini o criceti sono un argomento di socializzazione, un’attività condivisa: una sorta di collante naturale, spesso preziosissimo, in una società sempre più frenetica e atomizzata. Nel 2011 la Pet Food Manufactures Association, con sede in Inghilterra, ha eseguito una ricerca per testare il livello di felicità della popolazione. Sono state interpellate duemila persone in età adulta: l’81% degli intervistati concorda sul fatto che «i pet sono l’antidoto al cattivo umore». Il 60% di coloro che vivono con un animale ha dichiarato che il coniglio o il meticcio li rende felici.
«Una cosa è certa, i nostri amici a quattro zampe rappresentano un importante catalizzatore sociale», assicura il veterinario Franco Fassola, presidente della Società italiana di scienze comportamentali applicate. «I cani, in particolare, invogliano le persone a uscire di casa, a fare movimento, a camminare, a correre. Spesso permettono di conoscere nuove persone. Ma il cane è anche una fonte di sicurezza, perché presidia la casa e ci fa sentire amati: quando rientriamo ci accoglie con gioia, contribuendo a smorzare le tensioni che abbiamo accumulato durante la giornata». Insomma, c’è poco da discutere: gli animali migliorano la vita.

Ma come scegliere il pet più adatto a te? Gabriele Bono, presidente della Società italiana di fisiologia veterinaria, non ha dubbi: «Tra tutti gli animali il più socievole è di gran lunga il cane. Tra Fido e il suo padrone si sviluppa un attaccamento di stampo filiale, simile a quello che unisce un bimbo alla propria madre. Certo, nel caso di persone anziane, magari con disabilità motorie, sarebbe più indicata l’adozione di un gatto o di altri animali di piccola taglia: conigli, pappagallini, pesci rossi. Lo stesso discorso vale per chi vive in città, in un appartamento molto piccolo, e per un motivo o per l’altro ha poco tempo da trascorrere col proprio pet. Il cane ci dona molto affetto, è vero, ma nel contempo richiede molte cure».

CUCCIOLI DA ADOTTARE DOPO I TRE MESI
Le controindicazioni? Pochissime. «È consigliabile, ovviamente, verificare che nessuno in famiglia sia allergico ai peli», risponde Bono. «Per il resto, il 90% dei problemi legati alla convivenza con un cane sono di tipo educativo o legato alla stazza: chi vive in un trilocale al decimo piano non dovrebbe adottare un alano, è evidente. Non esistono razze cattive o aggressive. Esistono cani maleducati. Il rapporto pet-padrone va costruito giorno dopo giorno, anche grazie all’aiuto di un veterinario e di istruttori cinofili». E ancora: fino ai tre mesi il cucciolo dovrebbe restare in compagnia della madre. Dopodiché è possibile procedere con l’adozione. Che siano di razza o bastardini, prendili con te, abbine cura e coprili di affetto. I benefici sono assicurati.
Andrea Sceresini – OK Salute e benessere

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio