Le vostre storie

Arte e disturbo bipolare, la mia vita in altalena

Federica Giglio soffre di disturbo bipolare e qui racconta la sua storia. Pittrice (guarda i suoi quadri nella gallery sotto), 46 anni, vive a Roma con il marito Enrico e i due figli: Giacomo, 13 anni, e Margherita, 12. «Vivo in altalena da quasi 22 anni. In termini scientifici, sono affetta da disturbo bipolare. Vuol dire che alterno fasi di euforia, che i medici definiscono maniacali, con altrettanti periodi depressivi. Mesi di altissima creatività artistica cadenzate da altrettante di assoluta incapacità a compiere anche il gesto più semplice. Nessuna via di mezzo. In questi periodi totalmente inconciliabili tra di loro sono riuscita a inserire, in primis, la mia famiglia, con i due figli a cui spero di non far pesare troppo il mio malessere, e il mio lavoro di artista.

Federica Giglio soffre di disturbo bipolare e qui racconta la sua storia. Pittrice (guarda i suoi quadri nella gallery sotto), 46 anni, vive a Roma con il marito Enrico e i due figli: Giacomo, 13 anni, e Margherita, 12. 

«Vivo in altalena da quasi 22 anni. In termini scientifici, sono affetta da disturbo bipolare. Vuol dire che alterno fasi di euforia, che i medici definiscono maniacali, con altrettanti periodi depressivi. Mesi di altissima creatività artistica cadenzate da altrettante di assoluta incapacità a compiere anche il gesto più semplice. Nessuna via di mezzo. In questi periodi totalmente inconciliabili tra di loro sono riuscita a inserire, in primis, la mia famiglia, con i due figli a cui spero di non far pesare troppo il mio malessere, e il mio lavoro di artista.

Gruppo San Donato

Oggi sono un po’ più serena. Ho raggiunto un equilibrio grazie a una cura farmacologica ad hoc. Ma una vera guarigione non esiste. La prima crisi l’ho avuta a 24 anni e per 24 mesi non ho abbandonato il letto e la mia stanza perennemente al buio. Sono stata curata da uno psichiatra e sono entrata in analisi, ma non hanno subito capito il mio disagio, mi hanno curato con farmaci molto forti, ma soltanto all’occasione. E di occasioni ce ne sono state davvero molte.

Dopo vent’anni non passo più mesi nella mia camera senza voler vedere nessuno, ma vado lo stesso in crisi maniacale eccitativa. Un clic, come se qualcosa accendesse l’interruttore della luce, una mattina mi alzo e ho un’energia esplosiva: sembro inarrestabile, sono colta quasi dal raptus di fare, fare, fare. Che nel mio caso è creare, dipingere e vivere alla massima velocità.

Se devo ammettere un errore da parte mia è stato quello di non cambiare il medico curante in tempo. Nonostante vedessi che le crisi diventavano sempre più frequenti ho continuato per anni ad andare sempre dallo stesso psichiatra. E lo facevo anche se mi rendevo conto che la cura non stava portando via il mio mostro nero. Ero quasi affascinata da quella persona che cercava di aiutarmi e lì mi sentivo capita e protetta.

Poi sono arrivati i miei due figli e la consapevolezza che avrei dovuto fare qualcosa per proteggerli dal mio problema. Così, di punto in bianco ho cambiato psichiatra e analista. Ed ecco la diagnosi: disturbo bipolare. E con il verdetto finalmente una cura che cerca di arginare il mio disagio: psicofarmaci, arte e gatti.

I medicinali, tra cui il litio, servono a stabilizza il mio umore, mentre la passione per la pittura e quella per i gatti mi aiutano a tenere la mente quotidianamente occupata. Una terapia che sembra dare i suoi frutti: se nella prima mostra nazionale, Mostramostro, molti dei miei lavori parlavano del mio disturbo (avevo sentito il bisogno di mettere in mostra la malattia per la rabbia di essere stata curata male), la seconda, Oltreoltreoltreoltre, parla solo di me. Il Mostro della sindrome bipolare non è più rappresentato. Oggi dipingo i miei amici animali con una tecnica particolare: scatto foto in bianco e nero di gatti e sulle stampe vado a dipingere con un tratto più leggero e più marcato a seconda delle mie emozioni».

Federica Giglio, artista

 

GUARDA ANCHE:
Disturbo bipolare: cos’è e come si cura
I personaggi famosi col disturbo bipolare

 

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio