Sessualità

Pornografia? E’ una questione di cervello

Il termine Pornografia dal greco “porne” (prostituta) e “graphè” (disegno) è la raffigurazione o descrizione di soggetti coinvolti in pratiche erotiche e sessuali, spesso ritenute oscene, che hanno come scopo principale quello di eccitare le fantasie sessuali dello spettatore. La pornografia si presenta in varie forme: pittorica, letteraria, fotografica e cinematografica. Essa ha radici antichissime, possiamo trovare infatti esempi di rappresentazioni erotiche affrescate su diverse anfore provenienti dall’antica Grecia. Relativamente all’epoca romana, a Pompei sono tuttora presenti i c.d. “ lupanari”, ovvero case chiuse le cui pareti sono letteralmente tappezzate da immagini pornografiche.

Il termine Pornografia dal greco “porne” (prostituta) e “graphè” (disegno) è la raffigurazione o descrizione di soggetti coinvolti in pratiche erotiche e sessuali, spesso ritenute oscene, che hanno come scopo principale quello di eccitare le fantasie sessuali dello spettatore. La pornografia si presenta in varie forme: pittorica, letteraria, fotografica e cinematografica. Essa ha radici antichissime, possiamo trovare infatti esempi di rappresentazioni erotiche affrescate su diverse anfore provenienti dall’antica Grecia. Relativamente all’epoca romana, a Pompei sono tuttora presenti i c.d. “ lupanari”, ovvero case chiuse le cui pareti sono letteralmente tappezzate da immagini pornografiche.

Attraverso un’ampia offerta di materiale pornografico si solletica l’attrazione innata e la curiosità dell’individuo nei confronti del sesso. In genere sono i maschi ad esserne più attratti, a differenza delle donne che invece vivono la sessualità come un qualcosa legato ai sentimenti e non a semplici atti meccanici. La pornografia rappresenta la sfera del sesso priva di sentimentalismo, dove tutto viene descritto e mostrato allo zoom delle telecamere in maniera a volte talmente grottesca da sconfinare nell’assurdo. Oggi la nostra società è diventata abbastanza tollerante verso la pornografia: immagini spinte (definite come “soft”) si trovano un po’ ovunque, in edicola chiunque può sentirsi osservato dalla miriade di immagini hot immortalate su diverse riviste, per non parlare poi di internet, che ha facilitato l’accesso a questo cyber-mondo senza freni e pudore.

Gruppo San Donato

Uno studio condotto in Francia da Harold Mouras e dai suoi colleghi dell’Università di Picardie Jules Verne di Amiens, pubblicato sulla rivista Neuroimage, afferma che l’erezione maschile di fronte a scene di film hard ha origine nel cervello. Scopo di questo studio era comprendere il meccanismo cerebrale su cui si basa l’erezione indotta visivamente. Le conclusioni a cui giunsero gli studiosi si chiamano Neuroni-Specchio (leggi come funzionano), ovvero cellule nervose scoperte con l’ausilio di ricercatori italiani che si attivano sia quando compiamo un’azione, sia quando osserviamo un’azione compiuta da altri. Il neurone dell’osservatore quindi rispecchia il comportamento dell’osservato, come se stesse compiendo l’azione egli stesso. Questi neuroni sono stati scoperti prima nelle scimmie, osservando la loro capacità imitativa, e successivamente anche nell’uomo. Nell’uomo sono localizzati nell’area di Broca (parte dell’emisfero sinistro del cervello, la cui funzione è coinvolta nell’elaborazione del linguaggio) e nella corteccia parietale inferiore. Inoltre sono stati localizzati anche in aree motorie e premotorie.

Tornando all’esperimento, gli scienziati misurarono gli effetti di diverse immagini sull’attività cerebrale e su altri organi di otto uomini a cui vennero mostrate tre diverse tipologie di pellicole: un documentario, una commedia e alcune scene particolarmente spinte di pornografia. Durante la visione delle proiezioni una Risonanza magnetica funzionale ( fMRI, tecnica che permette di mappare in tempo reale il flusso sanguigno nelle diverse aree del cervello) registrava la loro attività cerebrale e nel frattempo il “ Pletismografo Penile” misurava la tumescenza del loro pene. Ne è risultato, ovviamente, che l’erezione avveniva con la visione delle scene hard, e nello stesso istante si accendevano le aree del cervello della corteccia motoria dell’area genitale.

Si osservò una correlazione tra meccanismo cerebrale ed erezione, infatti il volume dell’organo sessuale maschile risultò proporzionale alla potenza dell’attivazione dell’area di Broca dove appare l’attività dei neuroni specchio. Gli studiosi inoltre hanno scoperto che l’attivazione dei neuroni, e dunque di quella specifica area cerebrale ( il Pars Opercularis zona del cervello responsabile dell’eccitazione) precede l’eccitazione e l’erezione automatica.
L’attivazione dei neuroni specchio quindi funziona come una sorta di interruttore: basta che le cellule neuronali si attivino, guardando le immagini hard, per innescare un’erezione e scatenare l’eccitazione sessuale. Questa potrebbe essere una risposta al perché l’uomo è attratto dalla visione di film hard.

Nell’uomo infatti non è necessaria un’effettiva interazione con gli oggetti: i suoi neuroni specchio si attivano anche quando l’azione è semplicemente mimata. Sono questi neuroni specchio a scatenare la risposta fisica. In conclusione, l’eccitazione sessuale indotta dalla visione di immagini pornografiche è tutta una questione di testa, poiché la scintilla che accende il desiderio sessuale è cerebrale.

Fabiana Salucci, specialistica in sessuologia all’Università dell’Aquila, Corso di Sessuologia, coordinatore: prof.Emmanuele A. Jannini


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