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Semi di lino: quali sono i veri benefici? Come si assumono?

I benefici dei semi di lino sono noti dalla notte dei tempi. Ma quali sono quelli scientificamente provati? Ecco come ha risposto l'American Academy of Nutrition and Dietetics

I semi di lino sono particolarmente ricchi di minerali, soprattutto magnesio, manganese, rame e fosforo. Hanno anche un buon contenuto di proteine e di grassi buoni. Per assimilarli in modo ideale è meglio frantumarli servendosi di un mortaio da cucina o dell’apposito strumento che si può facilmente trovare in erboristeria o online. Sono praticamente insapore, quindi sono utilizzati principalmente per i loro effetti sulla salute. Ecco quali sono quelli più importanti. Proprio per questo motivo in molti preferiscono assumere i loro nutrienti attraverso l’olio di semi di lino. Si può aggiungere a crudo a molte preparazioni. In questo caso il sapore è un po’ più invadente rispetto a quello dei semi.

Contengono molti Omega 3

Gli Omega 3 sono acidi grassi molto importanti per la nostra salute, soprattutto per cuore e cervello. Se si è vegetariani o vegani i semi di lino possono essere una valida alternativa al salmone o al pesce azzurro in generale che ne sono ricchi. Questi semi infatti sono un’importante fonte di acido alfa linolenico. È un grasso essenziale che possiamo assumere solo attraverso il cibo, perché il nostro corpo non è in grado di produrlo.

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I semi di lino possono essere inseriti in una dieta sana che aiuti a prevenire alcuni tipi di tumore

I semi di lino sono ricchi di lignani, che sono fitoestrogeni, cioè composti vegetali che hanno effetti simili agli estrogeni.

  • Uno studio del Dipartimento di Scienze Naturali dell’Università di Toronto in Canada ha osservato che chi ha inserito i semi di lino nella propria dieta ha un rischio minore di tumore al seno, soprattutto tra le donne in menopausa.
  • Un altro studio canadese, questa volta condotto dal Prevention and Cancer Control dell’Ontario su un campione di 6.000 donne, ha evidenziato che chi mangiava quotidianamente semi di lino abbassava il rischio di sviluppare il tumore al seno del 18 per cento.
  • Uno studio della Duke University di Durham in North Carolina ha anche dimostrato che mangiare 30 grammi di semi di lino al giorno, accompagnati a una dieta con pochi grassi, abbassa la possibilità di sviluppare il cancro alla prostata.

Sono ricchi di fibre

Un solo cucchiaio di semi di lino contiene tre grammi di fibre, che corrispondono più o meno al 10% della razione giornaliera raccomandata. Le fibre contenute sono sia solubili, sia insolubili. Le prime formano una sorta di gel nel corpo che aiuta a rallentare l’assorbimento dei grassi e contribuisce alla sensazione di sazietà. Le seconde hanno la proprietà di aumentare il volume delle feci per facilitare il passaggio nell’intestino, oltre ad aiutare la digestione del cibo, accelerando il passaggio attraverso lo stomaco e l’intestino.

Migliorano i valori del colesterolo

Uno studio del Dipartimento di Alimentazione e Nutrizione del governo indiano ha dimostrato che consumare tre cucchiai di polvere di semi di lino ogni giorno per tre mesi abbassa i valori del colesterolo LDL, quello considerato cattivo, di quasi il 20 per cento. Un altro studio indiano condotto su pazienti diabetici ha dimostrato che assumere un cucchiaio di polvere di semi di lino ogni giorno per un mese sia in grado di aumentare del 12% i livelli di colesterolo HDL, quello considerato “buono”.

Regolano la pressione sanguigna

Uno studio canadese ha scoperto che mangiare 30 grammi al giorno di semi di lino per sei mesi abbassa sia la pressione sistolica, sia quella diastolica (sia la bassa, sia la alta). Un altro studio, questa volta australiano, ha analizzato i dati di altre undici ricerche sul tema. I risultati hanno dimostrato che assumere un cucchiaio di polvere di semi di lino ogni giorno per più di tre mesi abbassa la pressione sanguigna.

Contengono proteine di alta qualità

I semi di lino contengono proteine vegetali pregiate. Sono quindi utili per vegetariani, vegani, ma anche per chi semplicemente vuole ridurre l’apporto delle proteine animali.

Aiutano a tenere sotto controllo la glicemia

Uno studio indiano ha scoperto che le persone con diabete di tipo 2 che aggiungono tra i 10 e i 20 grammi di polvere di semi di lino ogni giorno alla propria dieta per almeno un mese hanno una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue. Il merito va alla fibra insolubile contenuta nei semi.

Come si possono assumere

Il primo consiglio è quello di utilizzarli il più possibile crudi e macinati sul momento, ad esempio con un mortaio, per poter beneficiare di tutte le loro proprietà.
Si possono mischiare all’insalata o metterle sopra le verdure grigliate o cotte al vapore. Ovviamente non vanno cotti. Si possono aggiungere anche ai cereali o al muesli la mattina per la colazione o all’interno dello yogurt. Se siete allergici alle uova o se vegani potete utilizzarli nei dolci perché grazie alle loro mucillagini fungono da collante dell’impasto. Al posto della polvere di semi di lino, si può usare l’olio di semi di lino sempre a crudo. Va conservato sempre in frigorifero e va consumato entro un mese dall’apertura.

Fonte: American Academy of Nutrition and Dietetics

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