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I probiotici fanno bene alle persone con malattie neurodegenerative?

In questi pazienti l'assunzione di probiotici migliora la funzionalità intestinale, riducendo gonfiore e dolore addominale

Quando l’intestino sta bene, anche tutto il resto del nostro organismo è in salute: con gli alimenti probiotici (scopri qui che cosa sono), possiamo migliorare il microbiota (la flora intestinale).

Si tratta in genere di latti fermentati che non sono utili solo alle persone sane che vogliono prevenire alcuni disturbi (come stitichezza e stipsi) e ai pazienti con patologie intestinali ma anche ai pazienti con malattie neurodegenerative.

Gruppo San Donato

Michela Barichella, Responsabile Medico della struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano e Presidente Brain and Malnutrition Chronic Diseases Association, nel 2011 ha condotto uno studio pilota volto a valutare il ruolo di un probiotico (LcS) in un gruppo di pazienti con malattia di Parkinson. Dai dati raccolti è emerso che l’assunzione di questo probiotico ha consentito un miglioramento del transito intestinale, diminuendo gonfiore, dolore addominale e difficoltà di evacuazione.

di Chiara Caretoni

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