Alimentazione

Estate in tavola: vitello tonnato Vs bresaola

Poco calorici e leggeri, sono entrambi una buona fonte di proteine

Sono entrambi freschi e leggeri, un vero ‘must’ della tavola estiva. Al bar dietro l’ufficio o su una terrazza, al riparo dalla calura di questo periodo, c’è chi preferisce ordinare un piatto di bresaola e chi opta invece per un vitello tonnato. Ma, in previsione della prova bikini, quale è meglio per la linea? In realtà, il conto calorico finale dei due piatti estivi è pressoché equivalente: una porzione di 100 grammi di bresaola, rucola e grana vale circa 200 Kcal, di vitello tonnato attorno alle 160 Kcal.

Dal punto di vista nutrizionale, qualche differenza c’è. Ideale per chi fa sport perché ricca di proteine ‘nobili’, la bresaola della Valtellina è l’unico insaccato concesso anche a chi si sottopone a una dieta dimagrante perché poverissima di grassi. Dall’alto contenuto di sali minerali, è anche ricca di sodio: per questo chi soffre di ipertensione non deve esagerare. I nutrizionisti consigliano di consumarla al naturale, con qualche goccia di limone che favorisce l’assorbimento del ferro e un filo d’olio di oliva, il vero toccasana della dieta mediterranea. Poche scaglie di grana per insaporire il piatto, purché non si esageri: come tutti i formaggi è molto calorico.

Gruppo San Donato

Più elaborato nella preparazione, il vitello tonnato si mantiene su un ‘profilo’ calorico basso ma perde il confronto con la bresaola dal punto di vista nutrizionale: fornisce meno proteine ma molti più grassi, per via della salsa cucinata con tonno, olio e uova.

Entrambi non devono essere considerati piatti unici: forniscono pochissimi carboidrati e vitamine. Per un pasto più equilibrato, quindi, è bene abbinarli a una fonte di carboidrati come pane o crackers, e un contorno come un’insalata o delle verdure grigliate di stagione.

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